Il rapporto dello Stato italiano con la chiesa cattolica è alquanto complesso. Le origini del loro rapporto risalgono al IV secolo in cui il cristianesimo fu dichiarato religione di Stato. Il fatto che l'Italia ha subito molte invasioni da popoli diversi ha dato luogo ad un vuoto a livello governativo, ad un instabilità politica. L'Italia essendo la preda di molti invasori, la Chiesa si presentò come un riparo per molti italiani, il Papa era il punto di riferimento, rappresentava l'autorità suprema. La Chiesa si è trovata ad assumere nella penisola il duplice potere di grande organismo spirituale e di ente politico, la presa di Roma da parte dei Visigoti nel 410 destinò la Chiesa ad avere un ruolo maggiore nelle vicende politiche dell'Italia, quando si trattava di respingere i tentativi di invasioni estere, specialmente quella dei re longobardi, il Papa chiamò in aiuto Pipino, sovrano dei franchi che sconfisse i longobardi e diede al Papa i territori conquistati da Ravenna al Sud di Roma nel 728. Così aveva inizio il dominio della Chiesa su una parte del territorio italiano. Durante le dominazioni straniere, tra il VI e l'XI secolo, l'Italia era divisa in mille separatezze, e fu la Chiesa a permettere agli italiani di avere almeno un tratto comune: la fede. L'ingerenza della Chiesa negli affari dello Stato raggiungeva i massimi livelli. La Chiesa li permetteva di essere riconosciuti e di sentirsi rassicurati perché la religione offriva delle certezze in quanto era assertiva, inoltre, la Chiesa rappresentava una somma di istituzioni con regole precise, prevedibilità, senso della tradizione allorché lo Stato risultava inefficiente e debole.
La complessità del rapporto tra l'Italia e la Chiesa risiede nel fatto che la Chiesa aveva un ruolo spirituale, ma a questo ruolo s'è aggiunto quello temporale. La Chiesa si è imposta come unico potere di quell'epoca, come unica depositaria della verità, ha mantenuto il proprio potere per vari secoli ed ha esercitato un potere temporale, che avrebbe dovuto apartenere allo Stato.
Lo scopo di questa relazione è di vedere se c'è una distinzione chiara tra potere spirituale e potere temporale, e se questo è un problema per l'Italia e per la Chiesa; come fanno a coabitare nella stessa area geografica, in quanto questi due soggetti aspirano a regolare la vita sul
territorio. Questo problema ci induce a chiederci perche se ci sia un conflitto di potere tra l'Italia ed il Vaticano, come le crisi diplomatiche tra questi due soggetti sono state risolte e infine, qual'è la situazione attuale dei loro rapporti?
[...] Ma come si è svolta l'unità italiana ? -1870: sconfitta per la Chiesa? Il 20 settembre 1870, le truppe del Regno d'Italia porsero fine al dominio dei Papi che era durato circa sette secoli. I Papi avevano un potere temporale, che dava loro la possibilità di esercitare la loro autorità in campo spirituale e civile. Roma, capoluogo del Lazio e capitale italiana, fu l'unica città che rimase entro le mani del Papa, i suoi altri territori furono annessi. Nel 1870, l'entrata delle truppe italiane a Roma causò molti danni: furono distrutti molti edifici e chiese. [...]
[...] Il Vaticano sfida l'opinione pubblica ed i governi liberali. E per questo motivo che si è opposto alla legge sul Pacs. La Chiesa considera l'omosessualità come una perversione della natura e come una perversione morale, incita la popolazione italiana ad opporsi alla legalizzazione dell'unione omosessuale: le relazioni omosessuali contrastano con la legge naturale. La Chiesa ha voluto influire sulle coscienze affinché una tale misura non sia approvata in Italia. Rispetto agli altri paesi, l'Italia è decisamente conservatrice, l'Inghilterra, la Spagna hanno legalizzato le unioni omosessuali, in Francia ed in Spagna, il Pacs è stato adottato. [...]
[...] Il referendum segnò profondamente la storia della penisola, gli italiani decisero di mantenere la legge sull'interruzione della gravidanza. Il Partito della DC e la Chiesa ebbero contraccolpi perché il risultato fu ancora piu netto del referendum sul divorzio di sette anni prima. Questo fu un segnale della frattura tra i valori cattolici esaltati dalla Chiesa ed i nuovi valori della società italiana, i valori che la modernizzazione aveva portato con sé avevano indotto dei mutamenti ideologici notevoli nella società italiana e nella politica. [...]
[...] I Patti Lateranensi testimoniarono la volontà dello Stato di fare pace con la Chiesa in quanto li concesse molti privilegi. Ma i mutamenti della società hanno indotto l'Italia a ripensare ai Patti, a modificare alcune clausole. E la Chiesa, che beneficiava di molti privilegi, ha visto il suo potere ridurre, e questo ha di nuovo creato delle tensioni. -Revisione del Concordato: come hanno fatto per mettere da parte le animosità? Nel 1970, la revisione del Concordato fu presentata come una necessità. [...]
[...] Nel 1984, il rapporto tra la Chiesa e lo Stato fu rivisitato. Il Concordato fu modificato e firmato dopo lunghe e laboriose trattative tra il presidente del consiglio Bettino Craxi ed il rappresentante del Vaticano Agostino Casaroli. Fu deciso che la Religione Cattolica non era piu religione di Stato. Ma quali furono le motivazioni di tale cambiamento? La società italiana era cambiata, si era distanziata dalla religione dopo diversi scandali politici legati alla DC ed un nuovo sistema di valori era apparso. [...]
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