« Mafia » è una parola che ormai si usa ovunque nel mondo quando si parla di organizzazioni criminali.
Per quanto riguarda le origini etimologiche del temine « Mafia » esistono parecchie possibilità :
¤ Potrebbe essere una derivazione dalla parola araba Mā Hias, "spacconeria", che sta in relazione con la spavalderia mostrata dagli appartenenti a tale organizzazione, o una derivazione dall'espressione dell'arabo parlato, e non di quello letterario, mā fī-ha significando "non c'è" o "non esiste" o ancora una derivazione della parola dalla lingua araba mu'afak, "protezione dei deboli", o maha, "cava di pietra".
¤ Il termine mafia potrebbe anche provvenire dalla derivazione della parola dialettale toscana maffia significante "miseria" oppure "ostentazione vistosa, spocchia".
¤ Altre racconte dicono che deriva dai Vespri Siciliani (rivolta popolare scioppata a Palermo nel 1282) e che è stato adottata come sigla per Morte Ai Francesi Indipendenza Anela, o anche Italia.
¤ Tradizionalmente si narra pure che un soldato francese chiamato Droetto violentò una ragazza. La madre terrorizzata e caricata di disperazione corse per le strade, urlando «Ma - ffia, Ma - ffia!» per dire «mia figlia, mia figlia». La gente ripetè le parole della madre e il grido, da Palermo, attraversà la Sicilia e diventò così parola tipica del movimento di resistenza. « Mafia » avrebbe quindi genesi dalla nobile lotta dei siciliani.
L'espressione mafia diviene un termine corrente a partire dal 1863, con il dramma I mafiusi di la Vicaria *di Giuseppe Rizzotto e Gaetano Mosca, che ebbe grande successo e venne tradotto in italiano, napoletano e meneghino, diffondendo il termine su tutto il territorio nazionale.
Negli anni Sessanta dell'Ottocento anche in documenti ufficiali, ad esempio nelle comunicazioni di funzionari dello stato, il termine mafia si usa per indicare, oltre che un'associazione a delinquere, un comportamento estesamente diffuso nella società siciliana.
Cosi, di "Mafia, o associazione malandrinesca" fa menzione un documento riservato firmato dall'allora prefetto di Palermo Filippo Gualtiero, nell'aprile del 1865. »
*« In questo dramma il mafiuso è il camorrista, il guappo, l' "uomo d'onore", l'individuo cioè che aderisce a un sodalizio che si contrappone alle istituzioni e che ostenta coraggio e superiorità. »
[...] Ovviamente e fortunatamente, ci sono anche persone oneste che fanno parte del governo ! Infatti nei rapporti tra la mafia e lo Stato si parla di corruzione. Tuttavia, il narcotraffico ha permesso alla mafia di realizzare profitti tali da non avere più bisogno di alcuna tutela statale. La mafia oggi può uccidere generali, prefetti, politici, giudici, avvocati, giornalisti . proprio perché sa di avere il potere sufficiente per farlo. Non sta impazzendo, sta soltanto dimostrando di avere più potere dello Stato. D'altronde, la mafia serve allo Stato. [...]
[...] L'associazione dei capi mandamenti forma una cupola provinciale. Quella di Palermo è la piu importante. L'organo piu importante di Cosa Nostra è La commissione che raduna tutte le famiglie, prende le decisioni piu importanti, risolve i conflitti tra famiglie, Il grande capo di Cosa Nostra è il famoso Padrino o Papa Negli anni 80 era Michele Greco. Possiamo dire che Cosa Nostra ha una struttura vercistica e piramidale affinche possa controlare i suoi territori. Per di piu, cerca anche di corrompere il potere politico ed i funzionari dello Stato. [...]
[...] Tra di loro i mafiosi devono sempre dirsi la verità. Una bugia può avere per conseguenze l'esclusione del soldato. D Funzionamento economico : Per raggiungere lo scopo Cosa Nostra pratica il pizzo cioè l'imposizione fiscale alle attività commerciali e industriali. E una fiscalità quasi generale e sopratutto illegale. Pero le rissorse finanziare di Cosa Nostra sono numerose. Secondo recenti dati fornite dall'Eurispes sembra che il giro d'affari di Cosa Nostra rappresenta circa 13 miliardi di euro l'anno, così suddivisi: 8.005 milioni di euro l'anno dal traffico di droga : Cosa Nostra controlla la maggiore parte del commercio dell'eroina in tutta l'Europa occidentale e del mercato USA controlla almeno il 30%. [...]
[...] Altre racconte dicono che deriva dai Vespri Siciliani (rivolta popolare scioppata a Palermo nel 1282) e che è stato adottata come sigla per Morte Ai Francesi Indipendenza Anela, o anche Italia. Tradizionalmente si narra pure che un soldato francese chiamato Droetto violentò una ragazza. La madre terrorizzata e caricata di disperazione corse per le strade, urlando - ffia, Ma - ffia!» per dire «mia figlia, mia figlia». La gente ripetè le parole della madre e il grido, da Palermo, attraversà la Sicilia e diventò così parola tipica del movimento di resistenza. Mafia avrebbe quindi genesi dalla nobile lotta dei siciliani. [...]
[...] In paesini è proprio la mafia a fornire l'acqua. C-La mafia e il popolo : La mafia impone alla gente di acquistare un prodotto piuttosto che un altro, la obbliga a rifornirti presso una ditta piuttosto che un'altra (ad es. a Palermo la mafia gestisce quasi tutta la grande distribuzione). I negozi mafiosi aprono senza licenza e i mafiosi costruiscono grandi catene alimentari che strozzano i piccoli esercizi. Nei pressi di un negozio c'è un abusivo che vende la stessa merce a prezzi molto più bassi; e così via. [...]
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