Conférence donnée par le président de la BNB (Banque Nationale Belge) à la Solvay Brussels school of economics and management à Bruxelles, Belgique.
[...] Devi esserci passato, per capire, devi esser stato ricco quando avevi sei anni, quando eri nella pancia di tua madre, quando eri un pensiero di tuo padre, ricco anche lui. Allora magari puoi capire. Se no, puoi solo sparare cazzate. Che ne sai tu, per dire, di cos'e' importante per loro? Di cosa conta veramente? O di cosa gli fa paura? Lo sapresti dire di te, forse. Ma loro, che c'entrano? [...]
[...] Il risultato di questo esperimento tecnico è la dimensione intertestuale del City che si costituisce nelle elaborazioni del testo: un patchwork di brani di testo non integrali, raccontati a sequenze, che abbonda di strutture lessicali e fraseologiche insolite. Baricco si vanta della sua capacita furba dell'invenzione di un interlinguaggio nel mondo inesistente che rende la scrittura ironica ed incomprensibile. È un semplice cruciverba autoreferenziale che induce il lettore di imbucare nel labirinto dell'intelletto surreale di Baricco nella divertente ricerca dei termini giusti. [...]
[...] Trovare la tua strada. Andare per la tua strada. Magari invece siamo fatti per vivere in una piazza, o in un giardino pubblico, fermi lì, a far passare la vita, magari siamo un crocicchio, il mondo ha bisogno che stiamo fermi, sarebbe un disastro se solo ce ne andassimo, a un certo punto, per la nostra strada, quale strada? Sono gli altri le strade, io sono una piazza, non porto in nessun posto, io sono un posto. (A.Baricco, City,2002, p.25) Questa città rappresenta un microcosmo di figure in cui i personaggi immaginari che conducono vite proprie, e si mescolano ai loro creatori, per sopravvivere alla loro voce di chi gli ha dato ‘corpo'. [...]
[...] Non esiste una carta geografica che renderebbe le vie del City accessibili a tutti perché l'autore cerca di dimostrare al lettore l'onnipresente carta cognitiva dello spettacolo, cioè la necessita di affrontare l'infinita varietà delle identità in ricerca della loro soggettività. Qui, la topografia urbana non costituisce l'architettura e le classi sociali, ma la lotta sfrenata degli individui imprigionati in un mondo della realtà disgregante. DIESEL - Perché i ricchi non capiscono un cazzo del resto dell'umanità, questo si sa, ma la cosa che nessuno vuol capire, che il resto dell'umanità non ne sa un bel niente, dei ricchi, non ha nessuna possibilità di capirli. [...]
[...] Non ci sei mai dentro. È il tuo posto, ma tu non ci sei mai.[1] Per capire interamente la poetica di questo romanzo, frutto della stupenda intelligenza scrittrice di Alessandro Baricco, si propone di cominciare la sua ricerca analitica con la spiegazione del titolo. Perché un romanzo, considerato la più alta e solenne forma di scrittura tra tutti i generi letterati, è stato intitolato ‘City', culla intellettuale della creatività? Leggendo il romanzo ci si accorge che è strutturato come una città in cui si intreccia una vicenda principale (quella di Gould e Shatzy) con alcune secondarie (il western di Shatzy, la storia Gould sul pugile Larry Gorman). [...]
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