Sebbene l'Austria sia un paese prevalentemente montuoso, le condizioni geografiche non sono particolarmente sfavorevoli all'economia. Il clima caldo dell'estate favorisce la policoltura e gli estesi pascoli consentono un allevamento di rilevanti proporzioni. Il sottosuolo è abbastanza ricco di minerali: magnesite (Stiria e Carinzia), grafite (Austria Inferiore e Stiria), ferro (dal famoso Erzberg, presso Eisenerz, in Stiria), piombo e zinco (Carinzia), rame e salgemma (Salisburgo), tungsteno (Tirolo), petrolio e gas naturale (a NE di Vienna). Il paese dispone anche di un notevole potenziale idroelettrico e le foreste, infine, che coprono oltre il 38% del territorio nazionale, forniscono legname per segherie e cellulosa per l'industria della carta. Tuttavia lo sviluppo economico del paese è stato inferiore a quello che le sue risorse naturali potrebbero consentire, il che si può spiegare rifacendosi alla storia dell'Austria.
[...] Un'accorta politica ha impedito l'industrializzazione delle località più pittoresche. Il numero di turisti si aggira sui 18 milioni annui, dei quali oltre la metà è rappresentata da tedeschi. Trasporti L'Austria possiede una rete di comunicazioni ben sviluppata ed efficiente, soprattutto se si tiene conto della natura montuosa di gran parte del paese. Le ferrovie ( 6.718 km) sono per circa i quattro quinti statali; la rete stradale ( 106.308 km, di cui oltre 1.500 km di autostrade) è interamente pavimentata. [...]
[...] Per il trattato di Saint- Germain l'Austria perse lo sbocco al mare (1919). Organizzazione odierna delle forze armate Il territorio austriaco può, in caso di conflitto europeo, rivestire grande importanza strategica sia per le forze del Patto di Varsavia, sia per quelle della NATO. Infatti, ognuno dei due contendenti potrebbe essere tentato di attraversarlo per prendere alle spalle l'avversario, di occuparlo a scopo di propria difesa o di collegare due propri teatri di operazioni. Il ripetersi di situazioni di tensione e la continua crescita delle forze in campo indussero il governo austriaco a perseguire, dal 1962, una politica di difesa globale per il mantenimento della neutralità e dell'integrità del territorio nazionale. [...]
[...] Dopo un breve periodo di anarchia, Austria, Stiria, Carinzia e Carniola passarono sotto l'autorità di Ottocaro II, re di Boemia, che fu però vinto a Marchfeld nel 1278 da Rodolfo d'Absburgo, eletto re dei Romani nel 1273. Rodolfo, di antica e potente famiglia, ricca di feudi in Svizzera, in Alsazia e in Svevia, intraprese la conquista di tutte le marche di confine, già appartenute a Ottocaro, e le riunì saldamente, conferendo nel contempo il titolo di duca d'Austria al figlio Alberto I (Alberto Tedesco). Dal XIII al XVI sec. Da questo momento (1282) la storia dell'Austria fu per 636 anni legata a quella degli Absburgo. [...]
[...] l'esercito imperiale e reale (“Kaiserliches und Königliches abbreviato in K.u.K.), che comprese le migliori truppe dell'esercito permanente tratte da tutte le regioni dell'Impero, alle dipendenze dell'imperatore e del suo ministro della guerra, comune alla duplice monarchia e residente a Vienna; 2. la “Landwehr” austriaca, che riunì i riservisti dell'esercito K.u.K. e quella parte del contingente non arruolata per ragioni finanziarie: si trattava di formazioni eterogenee, che furono organizzate saldamente solo alla vigilia della prima guerra mondiale, e che dipendevano dal ministro austriaco della difesa; 3. [...]
[...] Due secoli di ascesa (secc. XVI e XVII) Lotta contro l'Islam L'importanza dell'Austria, a cominciare dal XVI sec., fu accresciuta dalla funzione forzatamente assunta di baluardo della cristianità contro il pericolo ottomano: nel 1529, rispondendo all'appello di una parte degli Ungheresi, Solimano il Magnifico comparve sotto Vienna e l'assediò, ma la città oppose una tenace resistenza agli assalti degli Ottomani. Per molti anni contro gli Absburgo si logorarono invano le migliori forze dei Turchi, finché nel 1664 truppe di tutta Europa, accorse sotto le bandiere dell'imperatore Leopoldo I e guidate da Raimondo Montecuccoli, spezzarono l'offensiva ottomana nella battaglia del San Gottardo, sulla Raab. [...]
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