Solo a partire degli anni '70 la centralità del capitale fisico comincia a perdere terreno man mano che si afferma un nuovo approccio centrato sul ruolo di un fattore immateriale come il capitale umano: investimenti in istruzione e formazione dei lavoratori possono influenzare la crescita, perché la conoscenza presenta rendimenti crescenti.
La teoria della crescita endogena mostrerà rendimenti crescenti, causati dalla progressiva accumulazione di capitale umano e di investimenti in conoscenza e dall'esistenza di esternalità positive di tali investimenti.
L'introduzione del termine di capitale sociale si avrà alla fine degli anni '70 con il contributo di Loury che ne darà una definizione, strumentale all'accrescimento del capitale umano.
Il secondo filone interpretativo del concetto di capitale sociale è quello che fa riferimento al concetto di civicness di Putnam, ossia alla presenza di virtù civiche, di fiducia interpersonale e di un comportamento individuale ispirato al bene comune.
[...] Un'ulteriore forma di capitale sociale deriva dal potenziale informativo insito nelle relazioni sociali. Poiché l'informazione è costosa, ma ha un valore perché è una guida per l'azione, anziché attingerla direttamente dalle fonti deputate, è possibile attingerla da persone informate con cui si è in relazione. In tale caso le relazioni presentano valore per il flusso d'informazione che fanno scaturire e non per la catena di obblighi che danno accesso alle altrui prestazioni. Anche le norme costituiscono una forma di capitale sociale. [...]
[...] Alcune di queste attività sono controllate da altri attori. Si rende necessario un processo di scambio per acquisire risorse di maggiore interesse. Nell'instaurare questo processo di scambio possono determinarsi dei rapporti di autorità basati sul possesso dei diritti di controllo su determinate azioni, da parte di un attore su un altro. Tali rapporti possono assumere la forma di: - autorità congiunta, quando il trasferimento del controllo dell'azione avviene assumendo che l'esercizio dell'attività risulti vantaggioso per il subordinato; - autorità disgiunta, quando tale assunzione di vantaggio per il subordinato non è considerata, tranne la normale remunerazione dell'attività. [...]
[...] Ciò è reso possibile da meccanismi istituzionali che tengono a freno l'opportunismo. Questi meccanismi sono costituiti da associazioni economiche private e da organizzazioni politiche e istituzionali, che favoriscono la cooperazione e forniscono le necessarie infrastrutture. Diversamente da Coleman, Putnam dà rilievo alle reti, non in termini di relazioni disponibili per un soggetto privato o pubblico, ma in quanto reti di partecipazione sociale alla vita civile. Per entrambi il capitale sociale è un bene pubblico e la fiducia è una componente essenziale. [...]
[...] Putnam insiste molto su due aspetti caratterizzanti una comunità civica: l'uguaglianza e l'impegno civile. L'uguaglianza è intesa in termini politici ed è quindi strettamente connessa con il grado d'impegno civile. Altri aspetti che possono influenzare il formarsi di una comunità civica sono individuati nel ruolo del sindacato, della chiesa e dei partiti politici. La partecipazione alla vita sindacale appare come un elemento indicativo dell'impegno civile: la solidarietà scaturente dal lavoro rappresenterebbe un sintomo di una più vasta solidarietà sociale. al contrario presenta come negativo il giudizio sulle organizzazioni religiose, viziate dal ruolo assunto dalla Chiesa italiana, in cui vi è ancora una gerarchia ecclesiastica e si basa sulle virtù tradizionali dell'obbedienza e dell'accettazione delle proprie condizioni di vita. [...]
[...] Ciò spiegherebbe i miracoli economici del Giappone, della repubblica federale tedesca e il tasso di crescita relativamente basso della Gran Bretagna. La fiducia Sia in Coleman che in Putnam la fiducia è parte integrante del concetto di capitale sociale. In Coleman, come fiducia reciproca che ogni attore razionale ripone nel comportamento dell'altro all'interno di catene di scambi ripetuti e di legami comunitari; in Putnam come risultato dell'operare di reti orizzontali di impegno civico. La fiducia scaturisce da comunità, fondate su abitudini etiche e obblighi morali reciproci, che vengono interiorizzati da ogni membro. Scaturisce quindi da comunità culturali. [...]
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