Nonno, muratore, Francia, lingue straniere, conversazione, comunicazione, piacevole, in autonomia
Questo brano "Moi zio scopre l'esistenza delle lingue straniere", tratto dal libro "Narratori delle pianure", e scritto da Gianni Celati racconto la vita di suo zio paterno parla della sua infanzia col nonno. Quando il nonno litiga con lo zio di Gianni Celati decide di partire e di lavorare all'estero. Fonda una famiglia in Francia poi riparte in Italia per lavorare Ma, quando ritorna dal suo viaggio per vedere la sua famiglia, non riesce ad avere una conversazione tra padre e figli a causa delle lingue straniere. In un primo tempo, presenteremo la famiglia, poi in un secondo tempo, l'importanza delle lingue straniere e dei dialetti.Innanzitutto, questa famiglia è popolare grazie al nonno che fa « il muratore di molte famiglie ricche »
[...] Di più, lo zio paterno non doveva fare il servizio militare poiché era basso. Tuttavia, il re era tanto piccolo e dunque dovevail fare il suo servizio militare dunque hanno “abbassato il limite minimo”l4, affinché possa entrare nell'esercito. Allora, lo zio paterno ha potuto fare il suo servizio militare.Lo nonno è un lavoratore e dispotico come un re l10, cioè è molto autoritario, duro, severo, si considera il capo della famiglia. Per esempio, dopo che i suoi figli hanno fatto il loro servizio militare, ha voluto tutti carabinieri l11, cioè vuole guadagnare del denaro senza perdere tempo. [...]
[...] Allora, lo zio scopre nel suo viaggio le lingue straniere ed i dialetti di altri paesi.Poi, arrivato a Digione, in un sobborgo dove ci sono molti italiani l28, lo zio si sposa con una donna francese e fonda una famiglia. Allora lo zio apprende le frasi necessarie per parlare in francese con sua moglie e con gli altri, anche per trovare un equilibrio tra le lingue francesi ed italiane per le conversazioni.Lo zio si accorge tuttavia, molto rapidamente, scoprendo tutte le sue lingue straniere che è importante che ci sia un minimo di comprensione tra le persone. Lo zio è ripartito in Italia per lavorare, poi, ritorna a Digione per vedere la sua famiglia. [...]
[...] Con suo figlio, lo zio è completamente differente; si accorge della sua conoscenza insufficiente della lingua francese ma anche di comprendere le esperienze e sentimenti di suo figlio. Lo zio nota che col nonno vedeva che il lavoro, mentre con suo figlio gli apre dei nuovi orizzonti.C: Constatiamo che questa famiglia è popolare, ma il nonno ad un carattere tirannico, dunque certi di questi figli; il padre di Gianni Celati diventa un artista e lo zio lavora all'estero per conto suo. Anche, lo zio scopre l'esistenza delle lingue straniere e dei dialetti durante i suoi viaggi. [...]
[...] Ho cambiato lingua perché sono di origine italiana e la regione degli Abbruzzo, e nel mio collegio apprendiamo lo spagnolo.Conoscere parecchie lingue straniere favorisce la comunicazione per lavorare all'esteri per esempio o per trovare un impiego più qualificato. Per vivere in un altro paese o vedere la sua famiglia, i suoi amici che si sono installati altrove. Stesso per visitato un paese, penso che è più piacevole a visitato un paese in autonomia al posto di chiedere la sua strada o essere con una guida. [...]
[...] Questo brano "Moi zio scopre l'esistenza delle lingue straniere", tratto dal libro "Narratori delle pianure", e scritto da Gianni Celati racconto la vita di suo zio paterno parla della sua infanzia col nonno. Quando il nonno litiga con lo zio di Gianni Celati decide di partire e di lavorare all'estero. Fonda una famiglia in Francia poi riparte in Italia per lavorare Ma, quando ritorna dal suo viaggio per vedere la sua famiglia, non riesce ad avere una conversazione tra padre e figli a causa delle lingue straniere. [...]
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