Questo testo intitolato "il lavoro manuale" è tratto dall'opera "cioè" da Luca Goldoni, scrittore e giornalista. Lui, presenta un problema economico e sociale quello del lavoro manuale. Cerca di evidenziare i motivi della disoccupazione del paese e come molti altri italiani, è proprio consapevole delle soluzioni che potrebbero risolvere la crisi.
Per cominciare, Luca Goldoni presenta il problema dell'università che sembra di essere il cuore del ragionamento. Lui, usa un paragone molto concreto perché tutti capiscono l'importanzà del problema. Così, l'università viene confrontata ad una fabbrica che produce troppo mentre il mercato non può asorbire la sua produzione. Inoltre, questa (produzione) è di poco valore ( " prodotti scadenti " ).
[...] Quindi, queste due crisi sono strettamente legate. Difatt(, da una parte, i giovani preferiscono andare all'università e cos( ci sono troppi laureati e dall'altra, la società manca di artigiani. Questa crisi del lavoro manuale ha certe conseguenze che lui illustra con un esempio della propria esperienza quello del suo tappezziere. Quest'uomo ha chiuso la sua bottegha per diventare usciere dell'INPS che è un impiego statale. Difatt(, ha abbandonato il suo mestiere perché si è stufatto di lavorare tanto ma anche perché si è arricchito rapidamente. [...]
[...] "Il lavoro manuale", Luca Goldoni Questo testo intitolato "il lavoro manuale" è tratto dall'opera "cioè" da Luca Goldoni, scrittore e giornalista. Lui presenta un problema economico e sociale quello del lavoro manuale. Cerca di evidenziare i motivi della disoccupazione del paese e come molti altri italiani, è proprio consapevole delle soluzioni che potrebbero risolvere la crisi. Per cominciare, Luca Goldoni presenta il problema dell'università che sembra di essere il cuore del ragionamento. Lui, usa un paragone molto concreto perché tutti capiscono l'importanzà del problema. [...]
[...] Dopo Luca Goldoni prosegue la sua riflessione con la crisi del lavoro manuale. Cos(, mentre i laureati sono votati alla disoccupazione quelli che fanno un mestiere manuale mancano e non riescono a rispondere rapidamente alla domanda dei clienti troppo numerosi. Insomma, non ci sono abbastanza operai per soddisfare i bisogni della clientela. L'autore ci spiega che deve settimane di attesa, prima che si spostino il falegnami o il idraulici. Questo fenomeno succede anche dai carrozzieri che non riescono a trovare il personale qualificato per assumere il lavoro. [...]
[...] Nella seconda parte, l'autore propone le soluzioni che potrebbero risolvere il problema e confessa che in realtà, sono gli adulti ad essere responsabili perché incitano i giovani ad andare all'università come se i problemi che conoscono non gli riguardassero. Capiamo allora le prime parole del testo "Mea Culpa" ; accusera l'egoismo e l'individualismo degli italiani. Non sembra di credere in un futuro migliore. A parer mio, se gli italiani non farano niente per rivalutare il lavoro manuale, la crisi non si risolverà. [...]
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