L'epistolario di Petrarca, interamente in latino, è quanto mai ampio e vario, prezioso documento per comprendere il suo animo e il suo pensiero. Il poeta aretino ha scritto numerose lettere, non soltanto per la necessità di comunicare con intellettuali, suoi amici e corrispondenti in Italia e Europa, ma anche per raccogliere ed esprimere le proprie osservazioni e i propri sentimenti. Perciò le epistole di Petrarca, molte delle quali, sono indirizzate a destinatari fittizi della classicità, come Cicerone, Seneca, Quintiliano, acquisiscono il valore di un vero e proprio genere letterario, quello dell'epistolografia, del quale il Petrarca assurgerà a modello presso gli scrittori dei secoli successivi. Bisogna ricordare, a proposito delle lettere scritte agli intellettuali del suo tempo, che anche in questo il Petrarca precorse l'Umanesimo che, come si vedrà, promosse una fitta trama di relazioni e di corrispondenze tra gli intellettuali. Secondo numerosi critici, fu l'approccio all'epistolario di Cicerone a modificare la concezione che Petrarca aveva delle lettere, che non furono più soltanto un fatto privato, ma diventarono un modo di guardare nel proprio animo ed offrire un'immagine di sé.
[...] Delle epistole fino alla dodicesima del terzo libro restano due redazioni, una nella stesura originale e l'altra rivista dall'autore; delle altre si ha a disposizione soltanto la versione originale. Per quanto concerne il contenuto, si tratta di confessioni di stati d'animo, descrizioni di fatti personali, esortazioni politiche, lodi all'Italia, impressioni. A differenza delle lettere in prova, le epistole metriche, oltre che per la diversa forma espositiva, si caratterizzano per la presenza della tematica amorosa, riguardante la storia d'amore del poeta con Laura, alla quale talvolta si accenna con la commozione che si ritrova in alcuni componimenti del Canzoniere. [...]
[...] Le Variae, in numero di 75, costituiscono un'ulteriore preziosa fonte di notizie sulla personalità umana e letteraria del Petrarca. Le lettere in versi Le Epistulae metricae sono 66 lettere in esametri, composte tra il 1331 e il 1354. Furono ripartite dal Petrarca in tre libri e dedicate all'amico Marco Barbato di Sulmona, cancelliere di Roberto d'Angiò. Le lettere furono riunite organicamente solo a partire dal 1350, ma, quando la raccolta aveva raggiunto già la dimensione di tre libri, venne sospesa per la morte del Barbato. [...]
[...] L'epistolario di Petrarca L'epistolario di Petrarca, interamente in latino, è quanto mai ampio e vario, prezioso documento per comprendere il suo animo e il suo pensiero. Il poeta aretino ha scritto numerose lettere, non soltanto per la necessità di comunicare con intellettuali, suoi amici e corrispondenti in Italia e Europa, ma anche per raccogliere ed esprimere le proprie osservazioni e i propri sentimenti. Perciò le epistole di Petrarca, molte delle quali, sono indirizzate a destinatari fittizi della classicità, come Cicerone, Seneca, Quintiliano, acquisiscono il valore di un vero e proprio genere letterario, quello dell'epistolografia, del quale il Petrarca assurgerà a modello presso gli scrittori dei secoli successivi. [...]
[...] Le Seniles Le Seniles sono una raccolta, divisa in 17 libri, di 125 lettere che Petrarca compose a partire dal 1361 fino alla morte. La raccolta in origine recava il titolo Rerum senilium libri ed è dedicata all'amico Francesco Nelli, un notaio fiorentino che prestava servizio presso la curia vescovile di Firenze. Le lettere riunite in questo gruppo presentano le stesse caratteristiche delle Familiari, ma se ne distaccano per il tono più meditativo, incline alla tristezza, proprio di una riflessione disincantata sugli anni trascorsi. [...]
[...] In esse, manca ogni riferimento biografico e realistico, nonché l'immediatezza propria di quelle opere che non hanno la pretesa di lasciare ai posteri un'immagine ben tratteggiata dei loro autori. Le Familiares Le Familiares costituiscono una raccolta, avente per titolo originario Rerum familiarum libri, forse la più importante dell'epistolario, che contiene lettere scritte dal 1323 al 1361, a cui vanno aggiunte alcune degli anni 1362-1366. La stesura definitiva è in 24 libri, l'ultimo dei quali comprendente le lettere scritte agli antichi, ed avvenne tra il 1364 ed 1366. [...]
Source aux normes APA
Pour votre bibliographieLecture en ligne
avec notre liseuse dédiée !Contenu vérifié
par notre comité de lecture