Lev Nikolaevi_ Tolstoj nasce il 28 agosto 1828a Jasnaja Poljiana, cittadina nella provincia di _ëkino ( nelle vicinanze di Tula). In pochi anni resta orfano di entrambi i genitori. Nel 1830 muore la madre, la principessa Volkonskaja; nel 1937 muore anche il padre. Cosi il piccolo Nikolaj è affidato alle cure di parenti molto vicini alla famiglia. La sua educazione è affidata alle cure a precettori di lingua tedesca e francese, tra i quali riveste grande importanza la figura del francese Prosper de Saint-Thomas. La sua adolescenza trascorre tra la tenuta di Jasnaja Poljiana e Mosca e la città di Kazan.
Nel 1844 si iscrive all'università di Kazan, prima nella sezione orientale della facoltà di filosofia, poi alla facoltà giuridica; già nel 1847 lascia l'università senza aver terminato gli studi, per far ritorno nella tenuta di famiglia.
[...] Natasa Rostova è la figlia vivace di Nikolaj Rostov, una fanciulla allegra e spensierata. Durante una soirée vede per la prima volta il principe Bolkonskij e ne resta affascinata. Il principe Andreij Bolkonskij, sposato con la giovane Lise, è aiutante di campo del generale Michail Illarionovic Kutuzov . La principessa Lise Bolkonskij muore prematuramente, dando alla luce il suo primogenito. Il principe Bolkonskij torna dalla battaglia di Austerlitz vittorioso e conquista l'amore della giovanissima Nataša. L'amore sboccia, ma è ostacolato dal principe Nikolaj Bolkonskij, che chiede al figlio di attendere un anno prima di contrarre matrimonio. [...]
[...] Nel 1901, il Sinodo scomunica Tolstoj per la diffusioni di dottrine contrarie alla Chiesa. Nel periodo tra il 1905 e 1908 pubblica posso tacere”, un articolo in cui denuncia le condanne a morte decise dallo zar durante le rivolte del 1905. Il 28 ottobre 1910, Tolstoj fu colto da una febbre altissima, e dopo una settimana di agonia, raggiunto dai figli e dalla moglie, muore ad Astapovo, un piccolo centro nel ristretto di Rjazan. Le sue spoglie sono state sepolte in un angolo del bosco di Jasnaja Poljana . [...]
[...] Nel 1853, Tolstoj è trasferito in Crimea, a Sebastopoli, dove parteciperà alla guerra di Crimea. Sullo sfondo delle violenze della guerra di Crimea, nel settembre 1855 pubblica i suoi racconti di Sebastoli: Sebastopoli nel dicembre 1854; Sebastopoli nel maggio 1855 e Sebastopoli nell'agosto 1855. Pubblica anche tempesta di Neve” e il racconto cosacchi”. Egli si ispira alla guerra e descrive in maniera cruda le sue violenze, tanto da sconvolgere la società russa con la verità. Nel periodo 1857-1859 compie il suo primo viaggio in Europa occidentale; viaggia attraverso Germania, Francia, Italia e Svizzera. [...]
[...] Nel 1844 si iscrive all'università di Kazan, prima nella sezione orientale della facoltà di filosofia, poi alla facoltà giuridica; già nel 1847 lascia l'università senza aver terminato gli studi, per far ritorno nella tenuta di famiglia. Gli anni universitari segnano l'inizio di una vita disordinata. Le sue serate si dividevano tra feste e spettacoli. Leggeva opere di autori filosofi e moralisti: come Rousseau, Sterne, Puskin, Gogol. Da questi autori assimilò un concetto fondamentale nella letteratura: la sincerità e la verità. Negli anni 1847-1851 trascorre il suo tempo tra Pietroburgo e Mosca. [...]
[...] Pierre, alter ego di Tolstoj, è un uomo, che dopo una vita dissoluta, cerca di dare un senso alla propria vita. Sposa Elena Kuragin, figlia del principe Vasilij Kuragin, donna bella ma immorale, interessata solo al suo patrimonio. La gelosia di Pierre per la giovane moglie sfocia in un duello con il presunto rivale in amore; nonostante non sappia impugnare una pistola esce vivo dal duello. Questo avvenimento segna la separazione dalla moglie, alla quale lascia alla moglie metà del suo patrimonio. [...]
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