Tutte le correnti che partono dallo strutturalismo hanno un elemento in comune: si occupano della struttura linguistica come fatto compiuto, cioè studiano il significato che nasce da un determinato significante, partono dal segno fonico e vanno verso il segno semantico (significato) SE → SO . Partono da un corpus linguistico che è pienamente afferrabile all'osservazione diretta. Il loro scopo è di sistemare i sintagmi, di scoprire le leggi, i principi che regolano una lingua. La linguistica strutturale si occupa d'un materiale ben preciso, d'un corpus linguistico che viene analizzato e specificato mediante le regole grammaticali.
Un linguista ebreo-americano, Noam Chomsky (1928), ha pubblicato il libro rivoluzionario Le strutture sintattiche nel 1957. Con questo libro lui pone le basi ad un'altro modo di capire la lingua, ad un'altra concezione linguistica. Alla grammatica strutturale ha dato il nome della grammatica tassonomica (gr. taxis = ordine, nomos = legge) l'ha definita come l'insieme delle leggi che regolano l'ordine di una lingua.
[...] Le varietà che mostra l'analisi strutturale rappresentano i vari modi di dire la stessa cosa, la stessa idea o meglio dire in che modo e perché diversi SE indicano un unico SO. Le varietà: modo passivo e attivo es. Fu eletto presidente del parlamento. Lo elessero presidente del parlamento. le forme implicite e esplicite di una frase subordinativa es. Rimasto solo, riprese il suo lavoro. Quando fu rimasto solo, riprese il suo lavoro. i costrutti verbali e i costrutti assoluti (viene omesso il verbo, ma senza nessun danno alla chiarezza del significato). es. [...]
[...] Tutte le grammatiche di F. de Saussure parlano sempre del parlante astratto. Chomsky capisce che non ogni segno fonico esprime esattamente un segno semantico. In questo rapporto tra segno e parlante entra un altro elemento: parlante autentico. L'analisi basata sulla teoria dello strutturalismo non è in grado di risolvere i problemi che nascono con le ambiguità, varietà linguistiche. Esistono i vari tipi delle ambiguità che non sono le ambiguità, ma risultano come tali. Secondo Chomsky queste ambiguità lo strutturalismo con le sue regole non riesce a risolvere. [...]
[...] amore che madre nutre verso i figli speci. soggettiva amore che figli nutrono verso la madre speci. oggettiva La religione di Cristo la religione creata da Cristo speci. soggettiva la religione che noi nutriamo verso Cristo speci.ogg. LE FRASI INTERE es. Io amo il cane più di mia moglie. amo più cane che mia moglie amo cane più che lo ama mia moglie L'operazione di dottor Battista è riuscita. l'operazione su dottor B. l'operazione che lui ha fatto Leggendo Moravia potresti imparare l'italiano. [...]
[...] (frase ponderata, ma manca verificazione) L'atto creativo ha varie possibilità che vengono sempre controllate dalla nostra competenza, cioè l'intuizione del parlante autentico. La lingua è astratta La struttura della lingua non è concreta es. L' operazione di dottor Battisti è riuscita. Il dolce di nostra nonna è riuscito. Queste due frasi hanno sulla superficie l'identica struttura linguistica e su questo livello non sono per niente differenti. La nostra competenza linguistica ci dice che queste due frasi hanno la struttura diversa. La prima frase è semanticamente ambigua, mentre nella seconda frase non esiste l'ambiguità. [...]
[...] La grammatica dovrebbe essere un gruppo definito di regole che serve a produrre una serie infinita di frasi corrette. Il meccanismo nel cervello non è accessibile alla percezione diretta, non è possibile esaminare e concretizzare questi universali. Però il criterio della correttezza dell'enunciato, di una frase la GGT trova nell'intuizione del parlante autentico. La forma corretta è quella forma che viene come tale accettata da parte del parlante autentico. Le proposizioni accettate dal parlante autentico come forme corrette si chiamano proposizioni verificate. [...]
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