Il filosofo tedesco Leibnitz, spinto dalle idee dell`empirismo inglese, cercava di creare una grammatica universale e di consequenza anche un dizionario in cui tutti i significati dovevano avere il proprio segno. Però, non ci è mai riuscito.
Un altro filosofo austriaco Ludwig Witgenstein ha capito la vera e propria natura del significante (parola). Per lui, la parola non possiede un significato, ma ha un determinato uso nell`ambito di un sistema linguistico. La parola assume il suo vero significato soltanto in un determinato contesto nell`ambito di un sintagma.
La semantica (la scienza del significato) spiega tutta questa teoria di Witgestein attraverso il triangolo semantico.
[...] Il triangolo semantico ci dice che un segno è più o meno il risultato di un accordo sociale, e un segno in diversi sistemi linguistici assume diversi significati. -Witgenstein attraverso il triangolo semantico apre la strada a un altro scienzioso Ferdinand de Saussure, che, grazie a lui ha capito bene l`importanza della binarietà nella determinazione semantica. -Anche le parole onomatopeiche non rappresentano il significato, ma il significante e sono nate per certi stimoli. Esempio: kukuriku, chicchirichi, fr.cocoricò, coquerriquer In altre lingue assume altre modalità fonematiche. [...]
[...] 3η Il campo lessicale rappresenta proprio il contrario riguardo l`area semantica, è la quantità o il numero di parole che è in grado di diminuire o di restringere l`area semantica di una parola. Il campo semantico è inversamente proporzionale all`area semantica. Esempio: -blu- potrebbe essere un`intera area semantica. L`area semantica del concetto blu è estesa quanto è esteso il concetto. Ma nel momento in cui questo blu diventa azzurro, celeste, turchino, blu indaco, glauco l`area semantica viene divisa. 4η Il campo evocativo o associativo rappresentano le parole che vengono associate mediante l`evocazione. [...]
[...] Esempio: -mare- marinaio, barca, nave, costa, venti, pesce ecc. 2η L`area semantica rappresenta un certo spazio che una parola occupa con il proprio significato, cioé con quantità di significato che è più o meno il risutato di un accordo sociale storicamente fissato. La parola possiede e esprime e assume attraverso lo sviluppo storico un certo significato e con questo significato occupa uno spazio nell`area semantica. Esempio: -studiare- l`idea o il concetto di studio o studiare conosce molti termini che entrano nella loro area semantica: studente, scolaro, discepolo, alievo, alunno ecc. [...]
[...] Creazione delle parole nuove nate per i mutamenti sintattici -conservano il loro quadro grafematico, ma cambiano il campo semantico. Ci sono 2 gruppi di mutamenti semantici: 1. mutamenti semantici maggiori: la polisemia, l`omonimia, la sinonimia 2. mutamenti semantici minori: allargamento e restrizione del significato, nobilimento e avvilimento del significato, condensazione del significato, l`elissi del DE e DO. (L`elissi è l`ommisione di un elemento; una parola o un gruppo di parole, senza danno per il significato.) -Il filosofo tedesco Leibnitz, spinto dalle idee dell`empirismo inglese, cercava di creare una grammatica universale e di consequenza anche un dizionario in cui tutti i significati dovevano avere il proprio segno. [...]
[...] Dipende da molte cose: dalle abitudini del parlante, dalle sue affinità in generale, dal suo stato psicologico e fisico, dalla sua professione, dalle sue disposizioni intelletuali, dal suo stato sociale, dalla cultura e civiltà a cui appartiene ecc. Ogni parola associata diventa un nuovo centro di associazione verso cui tendono altre parole come nuovi potenziali centri di associazioni. E così risulta che tutte le parole potrebbero essere incorporate in un sistema associativo. 5η Non esiste una parola che non abbia una famiglia di parole, tutte le parole che provengono da uno stesso lessema, o meglio dire, da una stessa radice. [...]
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