Ci sono due teorie (strutturalismo e GGT) che da due diversi punti di partenza esaminano la lingua come un fenomeno nell'esistenza dell' essere umano.
Prima ipotesi : la proposizione è un pensiero espresso con le parole. In questa ipotesi ce ne sono due concetti che devono essere spiegati. Il pensiero potrebbe essere il processo del pensare o risultato del pensare. Il pensiero è un processo mentale del pensare, linguisticamente compiuto. Si tratta di una specie del colloquio interno che l'uomo fa con se stesso, cioè un pensiero che si compie con le parole (Si pensa parlando). La proposizione sarebbe una specie di realizzazione fonica del pensiero, cioè la comunicazione di un significato. Il pensiero non è ancora semanticamente definito. Il pensiero non deve avere il significato che viene con la comunicazione. La proposizione definita dallo strutturalismo è una specie di attuazione fonica del pensiero.
Seconda ipotesi : secondo Chomsky il pensiero è un processo mentale sublinguistico, un processo sintetico, ma semanticamente indefinito. Tra il pensiero e la parola secondo Chomsky esiste uno spazio, mentre per de Saussure tra il pensiero e la parola non c'è niente. Per Chomsky la proposizione sarebbe una specie di trasformazione semantica, una generazione del significato mediante le parole.
[...] Gianni legge ( Gianni non è predestinato ad essere soggetto) Chi legge è Gianni. (qui Gianni è parte del predicato nominale) Il soggetto e il predicato sono messi in rapporto predicativo. In realtà non ci sono soggetti e predicati predestinati, ciò dipende dalla scelta d'uomo, dalla tradizione linguistica e avviene nel atto comunicativo. Ogni fenomeno naturale nello stesso tempo compie e subisce l'azione. Bibliografia Maurizio Dardano e Pietro Trifone Grammatica italiana : con nozioni di linguistica, Bologna,Zanichelli Luca Seriano, Alberto Castelvecchi Grammatica italiana : italiano comune e lingua letteraria, Torino, UTET Libreria, 1989. [...]
[...] Da questa filosofia risulta che la parola non ha significato, ma si usa per esprimere certi significati. La parola possiede un determinato uso e non significato. Possiamo definire la proposizione semplice da due diversi punti di vista. Secondo la GGT la proposizione semplice è la forma elementare di un processo trasformativo per cui una struttura profonda diventa struttura superficiale come prodotto di due elementi fondamentali: 1)elemento nominale 2)elemento verbale Secondo lo strutturalismo la proposizione semplice non è più questo tipo di sezione verticale, ma è risultato di un processo lineare. [...]
[...] Da questo atteggiamento possiamo trovare la definizione secondo lo strutturalismo. La proposizione semplice è la più piccola parte del discorso che porta un messaggio, cioè trasmette un determinato significato. Deve avere almeno 2 elementi che stanno in rapporto predicativo il quale si esplica nelle categorie seguenti: 1)categoria della persona 2)categoria del tempo 3)categoria della qualità e quantità 4)categoria della modalità Comunicare un significato vuol dire scomporlo linguisticamente in almeno due elementi costitutivi di cui uno funge da soggetto e l'altro da predicato secondo lo strutturalismo. [...]
[...] Il soggetto - funzione morfosintattica : la proposizione semplice Ci sono due teorie (strutturalismo e GGT) che da due diversi punti di partenza esaminano la lingua come un fenomeno nell'esistenza dell' essere umano. 1º ipotesi la proposizione è un pensiero espresso con le parole. In questa ipotesi ce ne sono due concetti che devono essere spiegati. Il pensiero potrebbe essere il processo del pensare o risultato del pensare. Il pensiero è un processo mentale del pensare, linguisticamente compiuto. Si tratta di una specie del colloquio interno che l'uomo fa con se stesso, cioè un pensiero che si compie con le parole ( Si pensa parlando). [...]
[...] ottative o volitive esprimono un comando (imperative), un desiderio (desiderative), un'esortazione (esortative), una concessione (concessive) es. Apri la finestra ! ( frase imperativa) Tu sia felice e sereno (frase desiderativa) Ci pensino bene. (frase esortativa) Parla pure ( frase concessiva) interrogative pongono una domanda; sono caratterizzate dall'intonazione ascendente della pronuncia nel parlato, dal punto interrogativo nella scrittura es. Cosa fai ? Perché non scrivi ? esclamative sono caratterizzate dall'intonazione discendente della pronuncia nel parlato, dal punto esclamativo nella scrittura. es. Povero me ! Beata te ! [...]
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