Riassunto di Letteratura per capitolo delle quattro parti del romanzo scritto da Carlo Cassola La ragazza di Bube, scritto in un italiano chiaro e comprensibile.
[...] Fanno colazione nel migliore caffè del villaggio e Bube dice a Mara di prendere tutto quello che vuole. Mara è impressionata dalla situazione ed è contenta che Bube sappia come comportarsi. Poi vanno a comprare le scarpe per Mara, ma non al mercato: in un negozio, e sono delle scarpe di pelle di serpente. Più tardi tornano al caffè e ci trovano il prete Ciolfi, che Bube conosce da quando era piccolo. Dice che era un prete simpatico, “alla che giocava a calcio con i bambini, ma è un ex fascista. [...]
[...] Il lavoro, Mara l'ha trovato grazie a Ines, una ragazza del suo paese. Le due diventano amiche e vanno al cinema assieme (vedono “Waterloo Bridge”, una tragica storia d'amore in cui Mara si immedesima molto). Arriva Natale e Mara torna a casa: di Bube, nessuna notizia, ma il padre dice che in fondo è un buon segno: se gli fosse successo qualcosa, lo avrebbero saputo. Di ritorno a Poggibonsi, Mar va al Luna Park con Ines. L'amica le presenta Stefano, un giovane di carattere romantico, anche lui comunista. [...]
[...] La madre di Mara non è contenta di incontrare Bube: non vuole parlare di Sante ed è in collera contro i partigiani: secondo lei, è colpa loro del padre) se Sante è morto. Va a letto senza cenare e senza parlare con nessuno. Bube ha portato un regalo per Mara: è una pezza gialla di stoffa di paracadute, di seta. Ne ha anche un'altra pezza, ma la porterà a sua sorella. Quella notte, Bube è restato a dormire: Mara gli lascia la sua camera e lei va a dormire dalla cugina Liliana. [...]
[...] [Bube racconta questo episodio diverse volte ed in modo poco chiaro, ogni volta aggiungendo qualche particolare] Ora Bube vuole tornare a casa sua, a Volterra, e vuole che Mara vada con lui per conoscere la sua famiglia. Il padre di Mara è contento: sua figlia deve sposare un operaio, una persona del popolo, come lui, non un borghese. La madre non dice niente. All'inizio Mara dice che non vuole andare a Colle poi a Volterra) perché le dà fastidio che Bube e suo padre decidano al posto suo. [...]
[...] Mara non sa dove sia Bube, sa solo che è all'estero, forse in Russia. La domenica, Mara passeggia con l'amica Annita sull'unica strada del paese sfoggiando le sue scarpe coi tacchi alti, ma questo non le dà più nessun piacere: pensa solo a Bube e guarda con invidia tutte le coppie che passeggiano abbracciate. Annita ha una bella voce e canta “Sola me ne vo (=vado) per la città”, una canzone che rende Mara ancora più malinconica. In paese ormai tutti sanno della storia di Bube e del loro fidanzamento. [...]
Source aux normes APA
Pour votre bibliographieLecture en ligne
avec notre liseuse dédiée !Contenu vérifié
par notre comité de lecture