Lezione sul Decadentismo che tenta a presentare questo movimento letterario ed artistico descrivendo il contesto politico nel quale è apparso e il peso che ebbe in Italia.
[...] Ragione per cui all'esaltazione dell'io , forza, potenza, inconscio, si contrappone la dissacrazione dell'io, visto nella sua debolezza e fragilità e miseria, labile e sfuggente, soggetto a continuamente modificarsi e frantumarsi e dissolversi. (specchio dell'umana condizione di incertezza e di pena). La presa di coscienza della crisi si traduce nelle più consapevoli espressioni dell'arte decadente, cioè : nella narrativa di Svevo e Pirandello, come denuncia di una condizione umana di alienazione, di solitudine, e di angoscia. nella severa e dolente poesia degli ermetici. (Montale, Saba, Ungaretti). [...]
[...] L'incarnazione di questa volontà di potenza è il superuomo. La teoria di N. non ha alcun preciso significato politico : è tuttavia servita di pretesto alle concezioni antidemocratiche della politica e al nazismo. Si ricordi per l'Italia l'irrazionalismo vitalistico di D'Annunzio. * L'attivismo : È il fatto di subordinare tutti i valori, inclusa la verità, alle esigenze dell'azione, cioè alla riuscita e al successo dell'azione (quasi sempre l'azione politica * L'intuizionismo : (Henry Bergson 1859-1941) Secondo Bergson, la vita è creazione, impulso che si afferma e si potenzia svolgendosi nel tempo, creando esseri e forme, mai ripetendosi nelle sue infinite produzioni, ma sempre originale e progressiva. [...]
[...] Il precursore del movimento decadente : Charles Baudelaire L'opera principale di riferimento è : Les Fleurs du mal (1855). In questa sua opera si trovano le novità tecnico-espressive e gli atteggiamenti spirituali che verranno ripresi e sviluppati dai Decadenti e in particolare dai simbolisti. Baudelaire rifiuta i temi cari ai romantici (descrizioni, rievocazioni storiche, esaltazione dei valori tradizionali). Fissa lo sguardo sull'uomo moderno,scopre i sentimenti più complicati e inconsueti, respinge la poesia descrittiva, passionale, didattica : tende a trasfigurare la realtà , anche la meno nobile, in immagini di pura bellezza, ad elevarsi sulla realtà in purità di canto e nelle composizioni della maturità, egli si rivolge non alla realtà sensibile ma a quel che è al di là della sensibilità e dell'intelligenza, cioè all'io profondo. [...]
[...] * L'estetismo : È l'atteggiamento di chi ritiene fondamentali e primari i valori estetici e riduce in subordine ad essi tutti gli altri (compresi quelli morali Nei valori estetici, l'intellettuale di questo periodo ravvisa un mezzo per staccarsi sprezzantemente dalla massa. Perciò rifiuta tutto quello che è banale, insignificante, meschino. Es tipico : D'annunzio. * Il misticismo decadente : È l'ebbrezza panica di chi aspira a fondersi ed annullarsi nel grembo della natura, (D'Annunzio), ma è anche quello dei simbolisti con il rapimento dell'anima attraverso il lungo, immenso sregolamento di tutti i sensi. [...]
[...] Credevano di poter comunicare con l'ignoto (fortissimo sul misticismo decadente è l'influsso del romantico Novalis). II- Il Decadentismo letterario La nascita del movimento Il Decadentismo come movimento artistico-letterario nasce in Francia intorno al 1880 (contemporaneamente all'affermarsi del positivismo Nel caso specifico della Francia, il movimento si origina dal rifiuto della realtà politica creatasi con la repressione della Comune (1871) e con l'avvento di una società mediocre, conformista e piccolo-borghese. Emerge in queste circostanze un atteggiamento tipico dei decadenti, quello del ribelle che aspira a spezzare ogni convenzione sociale e artistica e che è protreso verso nuove dimensioni della realtà. [...]
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