Sintesi sui principali eventi e le conseguenze attuali dell'operazione giudiziaria italiana "Mani pulite", iniziata per fare scontro alla corruzione politica in Italia.
[...] Per il governo di Berlusconi, costituisce una vera sconfitta con la bocciatura di tale legge ad personam dalla Corte costituzionale, con 9 giudici favorevoli su 15. Trattasi dunque di un segno incoraggiante e un'ipotizzabile spinta nell'inchiesta Mani Pulite, ma che, per molti, non è sufficiente. La bocciatura del Lodo Alfano è giusta e sacrosanta in uno Stato di diritto come l'Italia, anche se avrà, secondo opponenti politici, un “effetto quasi nullo sul generale cancro dell'impunità della classe politica italiana”, il tutto perché “tutti i governi succedutisi in questi 16 post - Tangentopoli, da quelli di centrosinistra a quelli di centrodestra hanno fatto una gran mole di leggi per parare il sedere ai potenti e per sottomettere la magistratura al potere politico”. [...]
[...] Oltre all'intento di far cambiare il funzionamento complessivo della società di allora, l'inchiesta Mani Pulite avrà altresì condotto ad un profondo sconvolgimento politico: scioglimento del Parlamento, indebolimento dei partiti politici storici e rafforzamento dei partiti estremi. Tuttavia, a prescindere delle vari tendenze politiche, occorre precisare che dal 1993 sono stati emanati diversi decreti e leggi, segni di una palese resistenza da parte dei politici, il tutto con l'idea di proteggere i loro interessi, o comunque di perdere il meno possibile nell'ormai avviata battaglia giudiziaria. Il decreto Conso, approvato dal governo di Giuliano Amato il 5 marzo 1993, è un'illustrazione probante della strategia adottata per “mettere il bastone fra le ruote” alle Autorità giudiziarie. [...]
[...] Il magistrato, dopo altre inchieste carceri d'oro, tangenti Atm, patenti facili si era in effetti accorto che la corruzione era ovunque. Seppur senza pretendere discolpare chiunque, chi ama la giustizia è comunque indotto ad interrogarsi sul carattere morale o meno dell'assenza di condanna dei partecipanti, nonostante l'apparente normalità delle tangenti nella società da allora. Orbene. Uno dei principi processuali fondamentali, se non il più importante, è che la legge è uguale per tutti. Lo enuncia anche la Convenzione europea dei diritti dell'Uomo all'articolo 6 paragrafo 1 che tratta del processo e del giudizio per tutti. [...]
[...] BIBLIOGRAFIA - Daniela BARTALESI GRAF, l'Italia dal fascismo ad oggi: guerre ed. [...]
[...] Un anno dopo il decreto Conso, viene approvato dal governo di Berlusconi il decreto-legge Biondi del 13 luglio 1994, avente ad oggetto la custodia cautelare per le persone resesi colpevoli di corruzione e/o concussione. Nuove opposizioni ed esame delle disposizioni sulla carcerazione preventiva dalla Commissione Affari Costituzionali in data 19 luglio. Polemiche(;) il presidente dei senatori di forza Italia, Enrico La Loggia, denuncia i leader della vecchia maggioranza di essersi impegnati dopo il ritiro del decreto Biondi “all'approvazione di un disegno di legge che ricalchi i contenuti di questo decreto e i sacrosanti principi della libertà personale dei cittadini in esso contenuti”, Emerge dunque l'ostinazione dei politici a compromettere i processi svolti nell'ambito dell'inchiesta Mani Pulite sia con il tentativo di depenalizzazione dei reati di corruzione, concussione e finanziamento illecito dei partiti, sia coll'agire sui tempi processuali e le prescrizioni. [...]
Source aux normes APA
Pour votre bibliographieLecture en ligne
avec notre liseuse dédiée !Contenu vérifié
par notre comité de lecture