Questo corrente di pensiero, nato in Francia nel XVII, si schiude durante tutto il XVIII manifestandosi nei costumi e nel pensiero a traverso la rivendicazione di una libertà aumentata. Questa rivendicazione non è propria alla Francia: si propaga in tutta l'Europea. Oggi, due paesi sono presentati come “libertini”: Spagna (dove è nato il mito del libertino Don Giovanni) e Italia (patria di Giacomo Casanova).
Un libertinaggio erudito si sviluppò prima tra 1610 e 1660, in reazione contro l'autorità ed il potere delle religioni rivelate. I libertini di questa epoca erano soprattutto filosofi, scienziati, eruditi, menti aperte e curiose, desiderosi di vedere regnare una più grande libertà di pensiero, in particolare a proposito della religione. Gli autori libertini si mostràrono prudenti nei loro discorsi: che fossero epicurei, razionaliste, ostili al papa, o soltanto critici risoetto alla chiesa cattolica, non esprimevano direttamente il fondo del loro pensiero per sfuggire alla censura e alla repressione.
Discreto, questo libertinaggio erudito furono certamente il più efficace a scuotere le pratiche e le credenze ufficiali. Ad alcuni momenti del XVII, il potere dei devoti fu tuttavia inferiore: il libertinaggio fu allora più audace e più visibile socialmente. Ecco annuncia la corrente libertina del secolo seguente.
A partire del 1715, il libertinaggio dei costumi conobbe un aumento importante, nonostante i Lumi riprendevano l'eredità del libero pensiero. In effetto, è soprattutto nei costumi innamorati che il libertinaggio si sviluppò al XVIII, per diventare un gioco erotico fondato sulla seduzione. La messa in scena della conquista innamorata, la intellatualisazione del piacere e il rifiuto di ogni costrizione morale caratterizzano le pratiche dei libertini di questa epoca.
Questo corrente libertino non si tradusce solo nella letteratura o nella filosofia dell'Europa, il libertinaggio si tradusce anche nel comportamento.
Ma, nella Venezia del Seicento e del Settecento, sarebbe possibile parlare del libertinaggio come un fenomeno di moda? Qui si trattarà dimostrare se il libertinaggio è un fenomeno di moda a traverso significati culturali e sociali del libertinaggio a Venezia tra il XVII e il XVIII. Per capire questo movimento, sarà possibile parlare del libertinaggio in generale (I), dei libertini (II) e di Venezia tra il XVI e il XVIII (III).
[...] Permettevano di deviare gli effetti dalla legge sui doni tra concubini. Il sistema di rendite vitalizie tra concubini finiva a convalidare i rapporti innamorati fuori matrimonio, che fossero eterosessuali od omosessuali. Il comportamento libertino In questo mondo chiuso, dove niente penetra delle realtà e costrizioni del mondo esterno, la grande, l'unico affare è l'amore, la forma più intensa del relazione mondaibe, perché riunisce ammirazione e desiderio, compiacenza e seduzione, volontà di dominio e gusto dell'infrazione. Tuttavia, contro l'ideale prezioso del secolo precedente, il libertino concepisce l'amore come un “commercio” che non saprebbe durare senza stancare. [...]
[...] L'attitudine ad ingannare, a condurre di fronte parecchi collegamenti costituisci l'apoteosi della virtuosità, del tour de force, poiché si tratta di fare sapere al pubblico ciò che ogni conquista deve ignorare. Virutose ancora nell'arte di rompere. Nei romanzi, il libertino prevede la rottura al momento stesso dove annoda il liaisonn e da' ad un'e all'altro il massimo di scoppi. In una società fondata sull'apparenza e la menzogna, il sentimento sincero e profondo è escluso o rovina quello che ha la disgrazia di provarlo. [...]
[...] Seminano la vita d'imprevisto, intersecano i loro figli curiosi, legano i loro intrighi furtive, aprono le loro porte celate, accendono le loro lanterne di religiosa, si infilano nel mistero in punta di piedi, e si tappezzano dietro il silenzio che, alla soglia, un dito sulle labbra, è agli ascolti. L'avventura è dappertutto. Il teatro è un teatro d'avveture. Il romanzo alla moda è un romanzo d'avventure. La vita è una vita d'avventure. Prima, questi grandi commercianti, montati sulle loro galere, partivano alla scoperta, e gli sbocchi che aprivano erano le loro avventure reali. [...]
[...] Se il mondo è così diventato trasformabile al gradimento della volontà dell'uomo, perchè il personaggio stesso di Don Giovanni dovrebbe essere sommesso alle leggi divine? Perchè non si sentirà l'uguale delle divinità e capace di controllare ciò che lo circonda? È bene in questo modo che si esprime Don Giovanni quando il suo garzone Coviello gli parla del giudizio del Cielo in Il Convitato di Pietra di Preudarca (1690). Troviamo nella dichiarazione di Don Giovani termini identici a quelli di Apuleo, che gli intellettuali del 17o secolo hanno riletto con felicità, come Giordano Bruno: “L'uomo è un grande miracolo, perche doma la terra, sfida gli elementi, conosce i demoni, si mischia agli spiriti, trasforma tutto e scolpe immagini divine. [...]
[...] Qui si trattarà dimostrare se il libertinaggio è un fenomeno di moda a traverso significati culturali e sociali del libertinaggio a Venezia tra il XVII e il XVIII. Per capire questo movimento, sarà possibile parlare del libertinaggio in generale dei libertini e di Venezia tra il XVI e il XVIII (III). Il libertinaggio: generalità Scena di libertinaggio Il corente libertino Il libertinaggio, ridotto per la Chiesa all'immagine caricaturale di una dissolutezza senza freno, è una corrente di idea importando che innerva tutto il 17. [...]
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