San Francesco nacque ad Assisi nel 1181 o 1182. Il suo vero nome era Giovanni, ma il padre, un ricco mercante di panni, preferì chiamarlo Francesco, forse in onore alle origini francesi della moglie, madonna Pica. Francesco intraprese gli studi di latino e di francese, quest'ultima quasi una seconda lingua per i figli di mercanti, ma, quando nel 1204 Assisi dichiarò guerra a Perugia, il giovane dovette abbandonare gli studi e le liete giornate trascorse con i figli delle altre famiglie benestanti per partecipare alla guerra, durante la quale fu ferito e fatto prigioniero. Tornato in libertà, proseguì la carriera militare raggiungendo in Puglia le truppe di Gualtieri di Brienne. Fu in questo periodo, precisamente nel 1206, che, al culmine di una crisi spirituale, prese la decisione di ritirarsi in un eremo. Il padre, che aveva tentato in ogni modo di fargli cambiare idea, lo citò in giudizio per aver donato alla chiesa di San Damiano i profitti di una vendita di panni.
[...] San Francesco d'Assisi Vita e opere San Francesco nacque ad Assisi nel 1181 o 1182. Il suo vero nome era Giovanni, ma il padre, un ricco mercante di panni, preferì chiamarlo Francesco, forse in onore alle origini francesi della moglie, madonna Pica. Francesco intraprese gli studi di latino e di francese, quest'ultima quasi una seconda lingua per i figli di mercanti, ma, quando nel 1204 Assisi dichiarò guerra a Perugia, il giovane dovette abbandonare gli studi e le liete giornate trascorse con i figli delle altre famiglie benestanti per partecipare alla guerra, durante la quale fu ferito e fatto prigioniero. [...]
[...] Non che san Francesco ed i suoi discepoli avessero degli interessi di carattere politico ed economico, ma, nel clima sociale in cui si mossero, era invitabile che incrociassero le esigenze di riscatto delle classi povere. La vita di san Francesco non può essere scissa da quella del movimento da lui fondato; eppure la sua forte personalità gli permise di erigersi al di sopra di esso e di rivestire il ruolo di rilievo in tutti gli aspetti religiosi e morali del tempo. [...]
[...] Morì alla Porziuncola il 3 ottobre 1226. lasciò detto di essere seppellito nudo, come segno di quella povertà che egli aveva sempre amato. Il nome di san Francesco è legato alla letteratura in volgare per il “Cantico delle Creature”, la prima autentica produzione poetica della letteratura italiana delle origini. La scelta della povertà San Francesco non si fece condizionare più di tanto dalle correnti ereticali, non lottò contro il potere temporale della Chiesa, anzi predicò tra la gente rimanendo conforme ad una rigida ortodossia cattolica. [...]
[...] Cosi san Francesco volle andare tra la gente, per spingerla verso i valori evangelici della concordia, della fratellanza, della giustizia, in attesa del Regno di Dio. A tale intento contribuirono anche la formazione giovanile del santo, orientata ai valori cavallereschi, l'istanza riformatrice presente all'interno della Chiesa contro gli abusi di potere del clero e di alcuni alti prelati, l'impronta di misticismo impressa alla civiltà medievale, in particolare da sant'Agostino e da san Bernardo di Chiaravalle, ed alla quale si erano uniformate le classi umili della società comunale. [...]
[...] Francesco si spogliò degli abiti civili e ripudiò ogni ricchezza, impegnandosi in una vita di povertà e di preghiera. Ai suoi seguaci più fedeli (Bernardo, Egidio, Pietro, Angelo e Leone) comunicò l'intenzione di costituire una comunità religiosa con l'idea di predicare il Vangelo di Cristo in completa povertà. Chiesta ed ottenuta l'approvazione da papa Innocenzo III, ritornò ad Assisi, stabilendosi alla Porziuncola. Nel 1215 partì per il Marocco allo scopo di evangelizzare la popolazione locale, ma fu fermato in Spagna da una grave malattia. [...]
Source aux normes APA
Pour votre bibliographieLecture en ligne
avec notre liseuse dédiée !Contenu vérifié
par notre comité de lecture