Carlo Magno o Carlo I il Grande, in lat. Carolus Magnus, in fr. Charlemagne (2 aprile 742 - Aquisgrana, 28 gennaio 814), re dei Franchi (768-800) e imperatore d'Occidente (800- 814), primogenito di Pipino il Breve e di Berta, o Bertrada, figlia di Cariberto, conte di Laon. Re col fratello Carlomanno alla morte del padre (24 settembre 768), ricevette, in base alla spartizione da Pipino stesso prestabilita, un complesso territoriale (parte della Neustria, dell'Austrasia e dell'Aquitania) che si estendeva ad arco intorno a quello, più compatto, toccato all'altro fratello. Presto mancò l'intesa tra i due, ma Carlomanno morì il 4 dicembre 771 e Carlo non trovò difficoltà ad appropriarsi il suo regno. Si volse poi alla conquista del Regno longobardo, che minacciava lo Stato Pontificio e si opponeva all'espansione franca, e del cui sovrano, Desiderio, Carlo aveva, in ossequio alla volontà di Berta, sposato (770), e poi di propria volontà ripudiato (771), la figlia Ermengarda, sorella della moglie di Carlomanno, Gerberga.
[...] Agli ordini orali Carlo tentò di sostituire testi scritti, i più importanti dei quali erano appunto i capitolari, che testimoniavano della volontà sua di unificare l'Impero e di ottenere dovunque ubbidienza. Ciò nonostante, l'anarchia restava grande: e uno sforzo grandissimo fu fatto da Carlo per provocare il risveglio degli studi e una rinascita della civiltà antica. A tal fine si rivolse all'inglese Alcuino, maestro della scuola di York, che introdusse nell'Impero l'insegnamento delle arti belle e al quale venne affidata la direzione di quel centro di rinnovamento culturale che fu la Schola palatina, dove si formavano i futuri servitori dello Stato, laici o chierici che fossero; si rivolse agli italiani Paolo Diacono (l'autore della Historia Langobardorum), Pietro di Pisa (che gli fu maestro di grammatica latina), Paolino di Aquileia e allo spagnolo Teodulfo. [...]
[...] Nel 799, appunto, annetté la Sassonia al Regno franco, e nell'804 sottomise i popoli al di là dell'Elba. Nel frattempo, dopo la resa di Vitichindo aveva ridotto la Frisia a provincia, ed era entrato in guerra con gli Avari, che occupavano la Pannonia e del cui khaghan aveva espugnato il campo fortificato (ring) nel 791; e nuove campagne condusse contro di essi, finché il khaghan, convertitosi al cattolicesimo, si pose sotto la sua protezione (805). Diversa la politica relativa alla sicurezza dei confini meridionali. [...]
[...] Icon. Rara e controversa l'iconografia contemporanea di Carlo Magno: sembra sia d'epoca a la statuetta equestre di bronzo che si trova al Louvre (il basamento è invece d'epoca assai più tarda), alla quale si può paragonare un mosaico del triclinio di Leone III (San Giovanni in Laterano), che vien fatto risalire al 797. Fra le opere di immaginazione: L'incoronazione di Carlo Magno di Raffaello (Vaticano); un ritratto di Dürer; Carlo Magno che detta i capitolari di Ary Scheffer (Versailles); Carlo Magno che riceve Alcuino di Schnetz (soffitto del Louvre); Carlo Magno che valica le Alpi di Delaroche (Versailles). [...]
[...] In quanto ai rapporti con la Chiesa, proclamato patrizio romano nel 774, confermò in quello stesso anno la cosiddetta donazione di Pipino. Ciò nondimeno, il complesso dello Stato franco rimaneva fragile: palesi le difficoltà di assimilazione dell'Aquitania, nonostante la vittoriosa spedizione del 769; ribelle il duca di Baviera, Tassilone. Sicché, nel 781, Carlo creò un regno di Aquitania per il figlio Ludovico, offrendo in tal modo una modesta soddisfazione alle suscettibilità regionali; e in quanto a Tassilone, dopo averlo costretto a riconoscere di nuovo la sovranità franca, lo fece arrestare e internare in un monastero, spossessandolo del tutto (788). [...]
[...] Carolus Magnus, in fr. Charlemagne aprile 742 - Aquisgrana gennaio 814), re dei Franchi (768-800) e imperatore d'Occidente (800- 814), primogenito di Pipino il Breve e di Berta, o Bertrada, figlia di Cariberto, conte di Laon. Re col fratello Carlomanno alla morte del padre (24 settembre 768), ricevette, in base alla spartizione da Pipino stesso prestabilita, un complesso territoriale (parte della Neustria, dell'Austrasia e dell'Aquitania) che si estendeva ad arco intorno a quello, più compatto, toccato all'altro fratello. Presto mancò l'intesa tra i due, ma Carlomanno morì il 4 dicembre 771 e Carlo non trovò difficoltà ad appropriarsi il suo regno. [...]
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