Birmania (unione di Birmania) dal 1989 Myanmar, per dare rilievo alle minoranze etniche, Stato dell'Asia sudorientale, situato nella parte occidentale dell'Indocina, limitato dal Pakistan e dall'Unione Indiana a ovest, dalla Cina a nord e a NE, dal Laos e dalla Thailandia a est; oltre alla Birmania propriamente detta, comprende gli Stati di Arakan, dei Mon, dei Kachin, dei Karen, dei Kayah, degli Shan e dei Chin; superficie 678.033 km²; 46.527.000 ab. Cap. Rangoon.
La Birmania è circondata da catene montuose di difficile accesso, orientate nel senso nord-sud: l'Arakan a ovest, i monti Kao li kung e gli altipiani Shan a est, i monti Chin, Lushai, Naga e Patkai a nord, e la catena del Bilauktaung a sud. Queste montagne circondano da ogni parte una lunga depressione di direzione meridiana, le cui sabbie, arenarie e argille sono piegate e fagliate: essa si presenta accidentata da colline, da piccole catene montuose, come il Pegu, e da vulcani spenti (monte Popa). Il bacino centrale della Birmania è attraversato da fiumi molto ricchi di acque in relazione all'estensione dei loro bacini (l'Irrawaddy, con il suo affluente Chindwin, e il Sittang); esso si apre a ovest del golfo di Martaban con le pianure deltizie dell'Irrawaddy e del Sittang. Il Saluen, che per la maggior parte del suo corso attraversa in strette gole le montagne orientali, rimane al margine del bacino birmano. La Birmania si trova nella zona tropicale, fra 10° e 28° di latitudine N, a NE dell'Oceano Indiano, ed è direttamente raggiunta dall'umido monsone estivo. Vicini al mare, l'Arakan e il Bilauktaung, ricoperti di dense foreste tropicali, e la pianura della bassa Birmania, orlata di mangrovie, ricevono abbondanti piogge (più di 5.000 mm a Sittwe e a Tavoy; 2.500 mm a Rangoon). La parte settentrionale del bacino, protetta dallo schermo formato dall'Arakan, è una regione abbastanza secca (800 mm a Mandalay), dove la foresta cede il posto alla boscaglia. L'alta pianura secca di Mandalay e il delta, d'estate sottoposto a una pesante calura, sono le due culle della Birmania; partendo da esse ha potuto realizzarsi l'unificazione del paese, grazie soprattutto all'Irrawaddy, navigabile per 1.600 km.
[...] Inoltre il clima è semiarido e molto incostante. Data la relativa densità della popolazione (in media circa 100 ab. per gli abitanti devono trovare risorse complementari nello sfruttamento delle palme da zucchero e in un artigianato assai sviluppato e rinomato (lavorazione del legno, della lacca, dell'oro e dell'argento, tessitura della seta e del cotone, fabbricazione di sigari). Mandalay, creazione recente, è un prestigioso centro culturale senza grande attività economica. La bassa Birmania, invece, costituita essenzialmente dal delta dell'Irrawaddy ( 30.000 ha tutta un'altra importanza. [...]
[...] La Birmania è membro dell'ONU e dal 1997 è stata ammessa nell'ASEAN. Letteratura Il primo scritto in lingua birmana risale al 1113 e appare sulla stele di Myazedi, che riferisce avvenimenti storici, ma le prime opere sono del XV sec. Prima di allora, i testi religiosi buddhistici e le opere dei bonzi letterati erano redatti in pali. A parte il romanzo, la maggioranza dei generi letterari birmani sono scritti in versi o in stile misto (versi e prosa). La forma del verso birmano, che risale a epoca molto antica, è fissa: quattro sillabe dalle rime alternate regolarmente. [...]
[...] Negli anni Venti i pamphlet di Thakin Kodo Hmaing richiamano i birmani alla rivolta contro i colonizzatori. Più tardi il movimento Khissan influenza anche il romanzo, e una nuova presa di coscienza a favore di una letteratura birmana si fa strada sotto forma di numerose associazioni letterarie, la più nota delle quali, il Dragone rosso, venne fondata dal futuro primo ministro U Nu. A Maha Shwé (1900-1953) si devono 50 romanzi e oltre 500 novelle; fra i romanzi i più noti sono La casa dei ribelli e Nostra Madre, allegoria raffigurante la Birmania sotto i conquistatori. [...]
[...] Al ritirarsi di questi, il predominio sulla Birmania passò agli Shan, provenienti dalla valle del Pegu. Nel XVIII sec. poi, dopo lunghe lotte, si costituì uno Stato birmano avente il suo centro a Rangoon; ma i successori del re Alompra o Alaungpaya, avendo occupato la regione nordoccidentale, vennero a conflitto con la Compagnia britannica delle Indie. Le tre guerre birmane che seguirono assicurarono in tre tempi agli Inglesi il possesso del paese: nel 1826 la costa, orientale e occidentale; nel 1852 il delta dell'Irrawaddy; tra il 1886 e il 1889 l'interno, dove si era ritirata la monarchia. [...]
[...] Le risorse minerarie, comprendenti - oltre a quelle già citate - nichel, antimonio, rame, calcare e giadeite, non sono, a parte il petrolio, sfruttate adeguatamente. L'industria manifatturiera, poco sviluppata, che fornisce soltanto il 10% circa del prodotto nazionale lordo, si limita in massima parte alla lavorazione dei prodotti locali: raffinazione del petrolio Chauk e Syriam), del piombo, dello zinco e dell'argento (Namtu), cementificio (Thayetmyo, Rangoon e Htaukkyan), zuccherificio, oleificio, sgranatura e tessitura del cotone, lavorazione del riso, produzione di carne e pesce in scatola e produzione di sigarette. [...]
Source aux normes APA
Pour votre bibliographieLecture en ligne
avec notre liseuse dédiée !Contenu vérifié
par notre comité de lecture