Cànada [alla francese Canadà; la pronuncia inglese è kènede], Stato dell'America del Nord, membro del Commonwealth, costituito da una federazione di dieci province: Nuova Scozia, Nuovo Brunswick, Quebec, Ontario, Manitoba, Columbia Britannica, Isola Principe Edoardo, Alberta, Saskatchewan, Terranova e Labrador; e due Territori (del Nord-Ovest e dello Yukon); 9.970.610 km², di cui 755.165 km² di acque interne; 29.606.000 ab. (Canadesi). Cap. Ottawa. Città principali: Montreal, Toronto, Vancouver, Winnipeg, Hamilton, Quebec, Windsor, Edmonton, Calgary, London, Halifax.
I primi colonizzatori francesi si stabilirono, nel 1604, in Acadia (od. Nuova Scozia) e, in piccola parte, nel Nuovo Brunswick, e nel 1608 lungo il San Lorenzo. Al tempo del trattato di Utrecht (1713) la popolazione dell'Acadia ammontava a 2.500 individui; a 16.000 nel 1755, anno in cui 6.000 furono deportati, mentre alcune migliaia si rifugiarono nelle regioni ancora disabitate dell'interno o passarono nelle isole Royale, Saint-Jean, o nel Canada. Dopo la pace di Parigi (1763) ci fu un movimento contrario e, nel 1765, quasi 10.000 Acadiani si erano ristabiliti nel paese. Da loro discendono i Franco-Canadesi della Nuova Scozia, del Nuovo Brunswick e dell'Isola Principe Edoardo.
Sulle rive del San Lorenzo la colonizzazione fu lenta, ma si rivelò più durevole e più feconda che in Acadia. Nel 1651 gli abitanti erano solo 680: la minaccia delle incursioni indiane (Irochesi) ostacolò l'aumento della popolazione, fino all'arrivo del reggimento di Carignan-Salières e alla conseguente tregua imposta agli Irochesi: 6.000 ab. nel 1668, 25.000 nel 1722, 42.000 nel 1739, 70.000 al termine del dominio francese. Il trattato di Utrecht (1713) segnò l'inizio della colonizzazione inglese: coloni della Nuova Inghilterra si stabilirono allora nelle Province Marittime; nel 1774 erano 17.000. Dopo la rivoluzione americana emigrarono in Canada un buon numero di lealisti rimasti fedeli all'Inghilterra: quasi 40.000 Inglesi giunsero così nella Nuova Scozia e nella regione dell'alto San Lorenzo.
Il gruppo francese, non più incrementato dall'immigrazione e, anzi, intaccato dall'emigrazione verso gli Stati Uniti (300.000 emigranti fino al 1871, 1.600.000 dal 1871 al 1931), si rafforzò grazie all'alto indice di natalità: la sua proporzione sul totale della popolazione canadese si mantenne costante o aumentò (28,6% nel 1911, 30,8% nel 1951). L'evoluzione recente registra invece, dopo un periodo di stasi, un considerevole regresso (26,7%). Quanto al gruppo inglese, esso beneficiò per lungo tempo di una massiccia immigrazione; dal 1815 al 1840, 300.000 persone, per la maggior parte di origine britannica, vennero a stabilirsi nel Canada. Dopo il 1880, tuttavia, numerosi Canadesi si trasferirono negli Stati Uniti, allora in pieno sviluppo economico e bisognosi di manodopera. Ma la valorizzazione delle Prairies provocò un ulteriore notevole afflusso di popolazione: nel 1913 si contarono più di 400.000 arrivi. Interrotta temporaneamente dalla prima guerra mondiale, l'immigrazione riprese dopo il conflitto, ma, nel 1929, scoppiò la crisi economica e si dovette porre un freno all'afflusso di stranieri nel paese (legge del 1930). Al termine della seconda guerra mondiale fu nuovamente incoraggiata l'immigrazione, soprattutto verso la Columbia Britannica e l'Alberta. Tale fenomeno ha contribuito certamente all'aumento generale della popolazione, ma meno di quanto generalmente si creda: tra il 1851 e il 1941 giunsero in Canada quasi 6.700.000 immigrati, ma, nello stesso periodo, 6.300.000 emigranti lasciarono il paese. Lo sviluppo demografico contemporaneo, peraltro molto moderato, è quindi dovuto essenzialmente a una natalità relativamente elevata (14,9‰) in rapporto a una mortalità relativamente bassa (7‰).
[...] L'arte astratta geometrica trova nuovi esponenti a Toronto con Jack Bush (1909-1979), a Montreal con Fernand Toupin (n. 1930), Guido Molinari (n. 1933), Claude Tousignant (n. 1932), mentre si rifanno all'arte figurativa Jean-Paul Lemieux (n. 1904), nel Quebec, e Alex Colville (n. 1920) nelle Province Marittime. La scultura contemporanea è più lenta ad affermarsi: Louis Archambault (n. 1915) tenta un'espressione postcubista; Armand Vaillancourt (n. 1929) e Robert Roussil (n. [...]
[...] Nel 1755 l'Inghilterra pretese dagli Acadiani (allora in numero di 16.000 ) un giuramento di fedeltà incondizionata, cioè senza l'esenzione dal servizio militare in caso di guerra contro la Francia. Avendo la popolazione francese opposto a questa pretesa un irremovibile rifiuto, il governatore Lawrence fece catturare dalla truppa circa 6.000 persone, con l'ordine che fossero disperse nelle colonie della Nuova Inghilterra, dal Massachusetts alla Georgia, mentre il resto della popolazione cercava scampo nella fuga. Fu questo il “Grand Dérangement” del 1755. Le terre furono distribuite a coloni inglesi. Tre anni dopo la Nuova Scozia ottenne, prima fra le province che avrebbero poi costituito il Canada, un'assemblea legislativa. [...]
[...] Interrotta temporaneamente dalla prima guerra mondiale, l'immigrazione riprese dopo il conflitto, ma, nel 1929, scoppiò la crisi economica e si dovette porre un freno all'afflusso di stranieri nel paese (legge del 1930). Al termine della seconda guerra mondiale fu nuovamente incoraggiata l'immigrazione, soprattutto verso la Columbia Britannica e l'Alberta. Tale fenomeno ha contribuito certamente all'aumento generale della popolazione, ma meno di quanto generalmente si creda: tra il 1851 e il 1941 giunsero in Canada quasi immigrati, ma, nello stesso periodo emigranti lasciarono il paese. [...]
[...] Lingue ufficiali del Canada sono il francese e l'inglese. Geografia economica Nel corso di questo secolo il Canada ha subito una profonda metamorfosi: da fornitore di prodotti grezzi (legname, frumento, ecc.) si è trasformato infatti in un paese fortemente industrializzato, che però esporta ancora prodotti grezzi o semilavorati (minerali, cereali, pasta di legno e carta). Agricoltura L'economia del Canada è stata per lungo tempo basata sull'agricoltura nonostante la grande importanza assunta dall'industria nell'ambito dell'economia del paese, l'agricoltura rimane tuttora una delle sue risorse fondamentali. [...]
[...] Nel Novecento ebbe grande sviluppo la poesia, che ebbe il suo riferimento attorno a vivaci riviste d'avanguardia (Canadian Mercury, New Providence). Domina il nome di E. J. Pratt (1883-1970), che celebrò nelle sue opere le forze della natura e la grandezza degli eroi. Pratt è una figura isolata, senza predecessori e seguaci, imitato solo nel completo distacco dagli schemi tradizionali da E. J. Smith (n. 1902), F. R. [...]
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