Cambïogia, in cambogiano Kampuchea, Stato dell'Asia sudorientale, in Indocina, limitato a ovest dalla Thailandia, a nord dalla Thailandia e dal Laos, a est e a sud dal Vietnam, a SO dal golfo del Siam; 181.035 km�; 9.836.000 ab. (Cambogiani). Cap. Phnom Penh. Citte principali: Battambang, Kompong Cham. La religione predominante è il buddhismo. Lingua ufficiale, il cambogiano.
La Cambogia si estende su un vasto bacino sedimentario, antico golfo marino colmato dalle alluvioni del Mekong, il cui centro è occupato dal Tonlè Sap (Gran Lago o Grand Lac). Le pianure del Tonle Sap e del Mekong continuano a essere sottoposte all'opera di sedimentazione e si presentano accidentate da colline, mentre speroni e picchi scoscesi di granito, di arenaria, di antichi calcari e di scisti sono particolarmente numerosi nelle province di Kampot e di Takeo. Altipiani di arenaria e di basalto, ricoperti di foreste o savane, circondano e dominano le pianure della Cambogia a nord (monti Dang Rek) e a est. A sud, i monti dei Cardamomi e la catena dell'Elefante s'interpongono fra la costa bassa, localmente bordata di mangrovie, e la pianura centrale. A causa della latitudine tropicale, il clima della Cambogia è caldo e umido. Le montagne vicine al mare si levano come un grande schermo di fronte al monsone estivo di SO, carico di umidit�: la regione costiera è la piu umida della Cambogia (Bokor: 5.473 mm), e i monti sono ancora ricoperti di foreste. Ma la direzione delle montagne litoranee limita la penetrazione del monsone, e la pianura centrale risente della siccitè anche durante l'estate (Phnom Penh: 1.125 mm).
Tuttavia è sempre il monsone che regola la vita del paese nella maggior parte della pianura: attorno alle rive del Mekong e del Tonlè Sap e nella provincia di Battambang, lungo il Mongkol Borey, le terre sono sommerse da giugno a novembre dall'inondazione annuale, che si verifica dopo due o tre mesi di siccitè (febbraio-aprile). In queste regioni la produzione agricola è molto piu varia, il rendimento piu elevato e la popolazione piu numerosa che altrove. I rilievi periferici sono infatti assai scarsamente popolati. Poche migliaia di proto-Indocinesi abitano, nell'area orientale, lembi di foresta tropicale, mentre i monti dei Cardamomi e la catena dell'Elefante, ricoperti di foreste, sono praticamente disabitati. La pianura settentrionale, fino alle falde dei monti Dang Rek, � anch'essa disabitata e coperta da una foresta rada.
[...] Sul piano letterario sono molto più interessanti i racconti, nei quali rivive tutto il mondo khmer, anche se alcuni, soprattutto alle origini, appaiono derivati dalle vaste raccolte indiane. Emerge in questi racconti, attraverso molte avventure, la figura del contadino khmer tradizionale, con le sue risaie, la sua foresta, le sue credenze nei geni locali, la sua devozione al Buddha e ai suoi rapporti con i bonzi, i giudici, i maghi e gli indovini, i ministri e i re. Le storie di animali hanno come scenario la natura e narrano le Storie della lepre, la volpe dei paesi khmer, o l'Origine delle tigri. [...]
[...] In seguito al trattato franco-siamese del 1907 la Cambogia ricuperò le province di Battambang, Siem Reap e Sisophon, riottenendo così i suoi confini della metà dell'Ottocento. La Cambogia fu nel 1940 nuovamente minacciata dal Siam (divenuto Thailandia), che godeva dell'appoggio giapponese. In seguito a una brevissima campagna militare e nonostante la distruzione della flotta siamese a Sichang Koh, la Cambogia, con il trattato di Tokyo del 9 maggio 1941, dovette cedere la provincia di Battambang, quella di Siem Reap, a eccezione di Angkor, e una parte delle province di Kompong Thom e di Stung Treng. [...]
[...] Cambògia - geografia e storia Cambògia Cambògia , in cambogiano Kampuchea, Stato dell'Asia sudorientale, in Indocina, limitato a ovest dalla Thailandia, a nord dalla Thailandia e dal Laos, a est e a sud dal Vietnam, a SO dal golfo del Siam; 181.035 ab. (Cambogiani). Cap. Phnom Penh. Città principali: Battambang, Kompong Cham. La religione predominante è il buddhismo. Lingua ufficiale, il cambogiano. [...]
[...] Dopo la morte del re Norodom Suramarit (1960), il figlio, principe Norodom Sihanouk, avendo rifiutato la successione al trono, fu eletto capo dello Stato senza la qualifica regia. Sostenuto dal movimento politico (da lui fondato) della Comunità socialista popolare (Sangkum Reastr Niyum), egli adottò una politica di rigoroso non allineamento. Dopo avere infatti rifiutato di ricevere ulteriormente aiuti dagli Stati Uniti (1963), la sua politica estera fu caratterizzata da un “neutralismo positivo” aderente ai princìpi della coesistenza pacifica. Tale politica entrò in crisi negli anni successivi in seguito all'intensificarsi del conflitto vietnamita. [...]
[...] Capo dello Stato venne nominato Cheng Heng, mentre l'effettivo potere passava nelle mani del binomio Lon Nol e Sisowath Sirik Matak. Da Pechino, il principe Sihanouk annunciò subito la formazione di un esercito nazionale di liberazione (FUNK, Fronte unito nazionale del Kampuchea) e nel maggio costituì un governo in esilio (GRUNK, governo reale di unione nazionale del Kampuchea). Il colpo di Stato provocò inoltre una parziale partecipazione diretta della Cambogia nella guerra del Vietnam: il 30 aprile 1970 iniziava infatti un'azione congiunta americano-sudvietnamita in territorio cambogiano, durata due mesi, mirante a distruggere le basi vietcong e la “pista Ho Chi Minh”. [...]
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