Venezuela, ufficialmente Repubblica di Venezuela, in sp. República de Venezuela, Stato dell'America del Sud, bagnato a nord dal mar delle Antille e confinante a ovest con la Colombia, a sud con il Brasile, a est con la Guiana; 912.050 km²; 21.646.000 ab. Cap. Caracas.Poco si conosce delle civiltà degli Aruachi e dei Caribi che, prima della scoperta, abitavano il paese in tribù sparse e spesso nomadi. La penetrazione degli Spagnoli nelle alte terre fu opera dapprima dei cercatori d'oro; solo molto più tardi gli Europei occuparono le zone più interne del paese.
Guerre, malattie e schiavit ù decimarono gli indigeni, tanto che oggi l'elemento puro è quasi trascurabile (soltanto il 2%); se ne trovano pochi gruppi nella Guiana e al confine con il Brasile. Per la maggior parte le popolazioni locali si meticciarono con i colonizzatori e, successivamente, con gli schiavi negri importati come manodopera. L'attuale popolazione venezuelana è perciò costituita per quasi il 70% da meticci, affiancati da un 20% circa di bianchi (di origine per lo più spagnola, portoghese e italiana) e da un 10% circa di neri. Il ritmo dell'incremento demografico, che si era fatto molto rapido a partire dagli anni Trenta, è oggi nuovamente in diminuzione, ma rimane tuttora alto (22‰), in ragione di un ancora alto indice di natalità (26,7‰) e, soprattutto, di un bassissimo indice di mortalità (4,7‰). Anche la mortalità infantile (16,8‰) è abbastanza bassa. Oltre il 34% della popolazione è sotto i 15 anni e la durata media della vita è di 69 anni per gli uomini e di 75 anni per le donne.
[...] 1954). Per tutto il secolo rimane viva anche una corrente naïf molto vivace (Barbaro Rivas, Dionisio Veramendez, ecc.). [...]
[...] 1930), Ramón Palomares (n. 1935) e soprattutto Guillermo Sucre (n. 1933), professore universitario e autore di diversi studi sulla poesia e sul pensiero di Borges. Nel campo della prosa, la nuova generazione è rappresentata soprattutto da novellisti, che spesso mescolano alla descrizione della realtà quotidiana un'ispirazione lirica o fantastica: Oscar Guaramato (n. 1918), Antonio Márquez Salas (n. 1919), uno degli scrittori più influenti nel panorama della nuova narrativa venezuelana per la sua prosa fortemente lirica e fantastica, e inoltre Hector Mujica (n. [...]
[...] Herrera Campins, venne eletto presidente. Egli si trovò a fronteggiare l'improvviso peggioramento dell'economia in seguito alla contrazione monetaria del 1979, della ripresa dell'inflazione e del crollo dei prezzi petroliferi che vanificarono il sogno della rapida industrializzazione. La crescita continua del debito estero e il ripetersi di violenti disordini non solo tra i ranchitos delle baraccopoli, ma anche tra i lavoratori, evidenziarono lo stato di malessere del paese. Le elezioni presidenziali del dicembre 1983 furono vinte da J. Lusinchi, leader della corrente di sinistra di Azione democratica, che nel febbraio successivo tenne un consulto dei capi di Stato latino- americani conclusosi con la cosiddetta “dichiarazione di Caracas”, con la quale si affermava che unico modello da seguire nel subcontinente americano era la democrazia rappresentativa con il rispetto dei diritti politici e sociali dell'uomo. [...]
[...] Dopo la caduta di Guzmán Blanco si succedettero al potere J. Crespo (1892-1898) e Cipriano Castro (1899- 1908), entrambi appoggiati dagli Stati Uniti. Durante la presidenza di Crespo venne composto mediante arbitrato l'annoso conflitto tra Gran Bretagna e Venezuela per il confine con la Guiana. Mentre il paese continuava a essere turbato da aspre guerre civili, sorse nel 1901-1902 una vertenza con la Germania, la Gran Bretagna e l'Italia per il rifiuto del Venezuela di riconoscere i crediti esteri, appianata con la mediazione degli Stati Uniti e il deferimento al tribunale dell'Aia (1904) che si pronunciò contro il Venezuela. [...]
[...] 1902), Ramón Díaz Sánchez (1903-1968), Julián Padrón (1910-1954), Guillermo Meneses (n. 1911), José Fabbiani Ruiz (n. 1911) e soprattutto Miguel Otero Silva (n. 1908), che offre una lucida visione della realtà nazionale. A partire dal 1940 si manifesta nella poesia un desiderio di universalità legato a un ritorno alle forme tradizionali, con Juan Liscano (n. 1914) e i poeti del gruppo Contrapunto. È fiorente anche la poesia femminile, rappresentata da Luz Machado de Arnao (n. 1916), Ida Gramcko (n. 1924) e Jean Aristeguieta (n. [...]
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