La Repubblica dell'Azerbaigian, in azerbaigiano Azärbaycan Respublikasi, ex repubblica federata sovietica indipendente dal 1991. Occupa la parte orientale della Transcaucasia e si affaccia per una larga parte sul mar Caspio; confina a nord con la Russia e la Georgia, a ovest con l'Armenia e a sud con l'Iran; 86.600 km²; 7.137.000 ab. Cap. Baku.
L'Azerbaigian si stende, a nord, sul versante meridionale del Caucaso orientale, con cime che arrivano ai 4.480 m del Bazar Djuva, e a sud, sul massiccio armeno, con i monti Murovdag (3.274 m) e Karabachskij (2.575 m); la maggior parte del territorio è tuttavia formata dal bacino medio e inferiore del Kura, che costituisce la parte più arida della Transcaucasia: le catene del Caucaso infatti ostacolano l'ingresso di venti umidi provenienti da nord provocando scarsità di precipitazioni mentre il mar Caspio che separa la valle alluvionale del Kura dai deserti asiatici non riesce a isolarne l'influenza.
[...] Tra la fine del XIXe l'inizio del XX sec. esso era il principale produttore mondiale di petrolio: forniva infatti il 95% della produzione sovietica e il 50% di quella mondiale. Ma attualmente la produzione, che nel 1940 rappresentava ancora il 70% di quella nazionale, accusa un calo continuo che lo sfruttamento dei pur importanti giacimenti sottomarini del Caspio non riesce a compensare. Stabilizzatasi intorno ai 10 milioni di tonnellate, la produzione di petrolio in Azerbaigian non è più sufficiente a rifornire le tre grandi raffinerie di Baku; la situazione è ulteriormente aggravata dalla guerra con l'Armenia e la conseguente interruzione dell'oleodotto transcaucasico. [...]
[...] Di minore importanza, nonostante il loro recente incremento (fabbrica di alluminio a Kirovabad), sono le industrie metallurgiche. Le industrie produttrici di beni strumentali sono concentrate soprattutto a Baku e a Sumgait, mentre quelle di trasformazione (tessili, alimentari ecc.) sono disseminate in una miriade di piccoli centri urbani. Grazie alla ferrovia che lo collega a Batumi, l'Azerbaigian beneficia di uno sbocco sul Mar Nero, mentre il porto di Baku (dotata anche di un aeroporto internazionale) assicura i collegamenti con i territori asiatici tramite il Volga, con la Russia centrale. [...]
[...] A una situazione economica interna che reagiva ai condizionamenti posti dalla guerra non corrispose, negli anni seguenti un miglioramento dei conflitti politici con due tentativi di colpo di stato a cui Aliev rispose con la repressione armata e un'imponente azione di censura. Le consultazioni del 1995, boicottate dalle opposizioni e a cui il Fronte popolare di Elcibey non era stato ammesso, hanno confermato il presidente in carica, simbolo sempre più evidente di una gestione del potere personale e autoritaria. Le trattative diplomatiche per una soluzione della questione del Nagorno Karabach sembrano invece arenate in una fase di stallo in cui non si intravedono spiragli di pace. [...]
[...] Azerbaigian - geografia e storia Azerbaigian La Repubblica dell'Azerbaigian , in azerbaigiano Azärbaycan Respublikasi, ex repubblica federata sovietica indipendente dal 1991. Occupa la parte orientale della Transcaucasia e si affaccia per una larga parte sul mar Caspio; confina a nord con la Russia e la Georgia, a ovest con l'Armenia e a sud con l'Iran; 86.600 ab. Cap. Baku . Geografia Geografia fisica L'Azerbaigian si stende, a nord, sul versante meridionale del Caucaso orientale, con cime che arrivano ai 4.480 m del Bazar Djuva, e a sud, sul massiccio armeno, con i monti Murovdag ( 3.274 e Karabachskij ( 2.575 la maggior parte del territorio è tuttavia formata dal bacino medio e inferiore del Kura, che costituisce la parte più arida della Transcaucasia: le catene del Caucaso infatti ostacolano l'ingresso di venti umidi provenienti da nord provocando scarsità di precipitazioni mentre il mar Caspio che separa la valle alluvionale del Kura dai deserti asiatici non riesce a isolarne l'influenza. [...]
[...] Il diffondersi del malcontento portò inoltre alla proclamazione della propria sovranità, da parte dell'Azerbaigian, nel 1990 e a indire elezioni presidenziali per il 1991. Il precipitare degli eventi in Unione Sovietica permise il successivo referendum che sancì l'indipendenza della repubblica, entrata a far parte della Comunità di Stati indipendenti, della CSCE (poi OSCE) e dell'ONU. I continui scontri con l'Armenia per la questione del Nagorno Karabach indebolirono il presidente Ayaz Mutalibov, che accusato di essere poco decisivo nei confronti degli armeni fu sostituito ad interim dal presidente del parlamento, J. [...]
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