Arabia Saudita, in arabo Al-Mamlaka al-‘Arabiyya al-Sa‘udiyya, Stato dell'Arabia che si estende sulla maggior parte della penisola arabica; 2.153.168 km²; 16.929.294 ab. Cap. Riad (Riyad). Città principali: La Mecca, Dammam, Abha, Gidda, Medina. Lingua ufficiale: l'arabo.
La popolazione dell'Arabia Saudita ammonta ad oltre 19 milioni di abitanti con una densità di 8 ab. per km². L'indice di accrescimento demografico (33,4) è sensibilmente superiore a quello medio mondiale e lo stesso dicasi per il coefficiente di natalità (37,8‰), mentre il coefficiente di mortalità (4,4‰) è nettamente inferiore. La popolazione urbana rappresenta attualmente 80,2 % di quella totale.
[...] Per la componente navale sono stati acquistati: dalla Francia fregate lanciamissili fregate lanciamissili “Crotale” elicotteri per il lancio di missili antinave, guidati dalle fregate petroliere leggere per il rifornimento in mare; dall'Italia, alcune batterie costiere di missili antinave “Otomat”. L'aviazione dispone di 65 cacciabombardieri caccia (di cui 36 intercettori) da trasporto da addestramento; 47 elicotteri Agusta di vario tipo. Particolarmente efficace è la difesa contraerea a bassa quota con missili derivati dal francese lanciati da rampa sestupla montata sullo scafo del carro armato AMX-30. [...]
[...] Inizialmente esportato tramite l'oleodotto, la cosiddetta Tapline, che da Qaisumah raggiunge Saida (Sidone) nel Libano e che tuttora ne convoglia grossi quantitativi, il petrolio viene esportato soprattutto via mare dai porti di Tannura e di Ju‘ayma, sul Golfo, e di Yanbo, sul Mar Rosso, collegato quest'ultimo con i giacimenti di Ghawar dall'oleodotto transarabico di recente costruzione, che abbrevia notevolmente il trasporto verso l'Europa e il Nord America. I giacimenti, terrestri e marini, sono concentrati in massima parte sulla costa del Golfo. Le riserve stimate di petrolio sono oltre 22 miliardi di tonnellate, ossia circa un quarto di quelle mondiali; quelle di gas naturale sono oltre 3.000 miliardi di ossia circa il del totale mondiale. Fra le altre risorse minerarie del paese sono minerale di ferro, molto ricco, marmo, calcare, gesso, sale. [...]
[...] Dopo tale data, ogni distinzione fu abolita. A Ibn morto il 9 novembre 1953, succedette il figlio personalità per molti aspetti più debole del padre. Sotto il suo regno, in seguito al delinearsi di particolari orientamenti determinatisi nel mondo arabo in generale, anche nel Regno saudita si venne creando una tensione tra le nuove tendenze e il conservatorismo, tradizionale specie presso le popolazioni dell'interno. Il conflitto, ripercuotendosi anche nella cerchia dirigente, determinò dal 1958 un parziale allontanamento di Sa‘ud dal potere, l'esercizio del quale fu in parte da lui delegato al fratello, l'emiro Faysal, che nel 1964 gli subentrò completamente. [...]
[...] L'agricoltura impiega ormai soltanto più il 13% delle forze di lavoro, e produce soltanto il del prodotto nazionale lordo. L'agricoltura incontra enormi difficoltà nella mancanza d'acqua, nella crescente salinità del suolo e nelle dimensioni limitate della maggior parte delle proprietà. Tuttavia essa è stata ed è oggetto di particolari cure e di colossali investimenti per l'irrigazione e il miglioramento delle infrastrutture rurali. Come risultato di questi sforzi la superficie coltivabile è ora di oltre 1 milione di ha ed è destinata ad aumentare, mentre l'incessante messa a dimora di alberi mira a prevenire l'avanzata del deserto. [...]
[...] Alla morte di re Khaled, avvenuta nel giugno 1982, al trono saudita saliva il principe ereditario Fahd. Una transizione senza scosse apparenti consolidava dunque l'azione politica, volta ad assicurare al paese un ruolo egemonico nel mondo arabo. Il paese ha sempre mantenuto anche in campo internazionale una politica contraddittoria in apparenza ma chiara negli obiettivi. L'alleanza con gli Stati Uniti, per esempio, non ha impedito prese di posizione assai dure contro Israele. Il governo di Riad ha continuato a essere il principale finanziatore delle organizzazioni palestinesi, nonostante la contraddizione tra il proprio acceso anticomunismo e l'ispirazione marxista di alcune di quelle. [...]
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