Algerìa , Stato dell'Africa settentrionale, confinante a est con la Tunisia e la Libia, a ovest con il Marocco e il Sahara Occidentale e a sud con il Niger, il Mali e la Mauritania; 2.381.741 km² (di cui circa 2.000.000 nella regione sahariana); 22.971.558 ab. Cap. Algeri. Città principali: Orano, Costantina, ‘Annaba (Bona).
L'Algeria conta ca. 29.500.000 abitanti (stima del 1997), in grande maggioranza musulmani di lingua araba e berbera. I Berberi, la popolazione originaria, costituiscono il 17% della popolazione e sono localizzati soprattutto nella Grande Cabilia e nel massiccio dell'Aurès, ma importanti nuclei di berberofoni abitano il massiccio del Dahra, l'Atlante di El-Boulaïda e il massiccio dei Trara. Berberofoni sono anche i nomadi tuareg che abitano il massiccio dell'Hoggar e l'altopiano di Ajjer.
Il tasso d'accrescimento della popolazione, più che raddoppiata dall'ultimo censimento (1954) prima dell'indipendenza, ha superato il 3% negli scorsi decenni, scendendo poi negli anni Novanta al 2,3%, cifra ancora ragguardevole. Questa forte crescita demografica, ancora tra le più alte del mondo, è il risultato di un elevato coefficiente di natalità (29‰) unito a un coefficiente di mortalità piuttosto basso (6,1‰) e ha a sua volta come conseguenza l'eccezionale giovinezza della popolazione, oltre metà della quale è sotto i 18 anni, l'importanza capitale del problema dell'istruzione e la fortissima pressione esercitata sul mercato del lavoro e sull'economia, che spiega il numero rilevante di lavoratori emigranti all'estero, in particolare in Francia.
[...] Clima Il clima dell'Algeria è di tipo mediterraneo (stagione secca estiva), ma assai vario: nel Tell le piogge, superiori a 300 mm annui, permettono le colture senza ricorso all'irrigazione. La regione di Orano è più secca di quella orientale, dove, sulle coste della Cabilia, la piovosità supera i 1.000 mm. Nella zona stepposa a sud del Tell, le piogge sono rare (100-300 mm) e non permettono che una vegetazione scarsa (alfa, artemisia). Il clima diviene continentale e il gelo è frequente nei mesi invernali. [...]
[...] Il governo fu affidato a un Consiglio della rivoluzione, composto da militari e presieduto da Boumedienne. Primo obiettivo del nuovo regime fu il risanamento dell'economia del paese, in crisi in seguito alla partenza dei tecnici europei. Furono realizzate nuove nazionalizzazioni, particolarmente nei settori minerario e petrolifero, dirette soprattutto a sottrarre l'Algeria alla dipendenza economica dalla Francia; si tentò di disciplinare il settore dell'autogestione nelle campagne e di promuovere il decentramento burocratico (riforme del 1968). Alle elezioni comunali del febbraio 1967, nelle quali per la prima volta votarono le donne, venne presentata un'unica lista, quella del FLN, designata dal Consiglio della rivoluzione. [...]
[...] La regione tornò ad acquisire una certa unità politica solo con l'arrivo, nel 1515, dei corsari turchi Baba ‘Arug e Khayr al-Din (Barbarossa). Nel 1518 Barbarossa pose l'Algeria sotto il protettorato di Selim sultano di Costantinopoli; il nuovo Stato, così rafforzato, esercitò la pirateria nel Mediterraneo, procurandosi notevoli risorse di bottino e di schiavi, e ciò malgrado le spedizioni di Carlo V e di Luigi XIV. Il pascià d'Algeri era nominato dal sultano, ma dalla metà del XVII sec. divise i suoi poteri con l'agha, eletto dalle milizie locali, e poi con un dey, che finì per arrogarsi tutta l'autorità. [...]
[...] Un altro importante centro di arte musulmana è Tlemcen, città ricchissima di moschee dei secc. XIII- XIV. Con la colonizzazione francese l'arte dell'Algeria è entrata nella sfera d'influenza europea. Fra gli artisti moderni originari dell'Algeria si citano i pittori Roger Limouse, Emile Aubry, A. Nakache, presidente della Società degli artisti indipendenti, gli scultori Paul Belmondo, Georges Hilbert e André Greck. [...]
[...] La stagione piovosa va da ottobre ad aprile ed è caratterizzata da piogge violente e improvvise, assai irregolari. Geografia umana ed economica Popolazione L'Algeria conta ca abitanti (stima del 1997), in grande maggioranza musulmani di lingua araba e berbera. I Berberi, la popolazione originaria, costituiscono il 17% della popolazione e sono localizzati soprattutto nella Grande Cabilia e nel massiccio dell'Aurès, ma importanti nuclei di berberofoni abitano il massiccio del Dahra, l'Atlante di El-Boulaïda e il massiccio dei Trara. Berberofoni sono anche i nomadi tuareg che abitano il massiccio dell'Hoggar e l'altopiano di Ajjer. [...]
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